Ottant’anni suonati e non sentirli: proprio quest’anno ricorre l’anniversario del primo incrocio di lame… certificato! Come il buon vino, prodotto d’eccellenza di questo territorio, la scherma non smette mai di stupire e considera i Castelli una propria indiscussa tana naturale. Per nobile e dunque elitario che lo si continui a voler ritenere, l’antica arte della scherma è oggi uno dei fiori all’occhiello dello sport castellano: fucina di talenti e fabbrica di medaglie, la disciplina “all’ arma bianca” resta una delle più affascinanti nell’intero panorama sportivo.
Individualmente o a squadre, questo sport ha sempre saputo lasciare il segno, arrivando tra la fine degli anni ’90 e i primi anni del nuovo millennio ad inanellare ben sette titoli nazionali (lo scudetto tricolore a squadre) con i colori del Frascati, colori che affondano le proprie origini in quelle vecchie pedane allestite – pare la prima volta – presso le scuole Elementari del comune nel 1927.
E sulla scia di Frascati si è lanciata negli ultimi anni Ariccia che ha presto saputo porsi quale indiscusso punto di riferimento nel panorama schermistico giovanile.
Compiendo però un salto nel passato, proprio all’ombra del Tuscolo cresce un movimento che assume dimensioni ragguardevoli nel dopoguerra e che vede in figure come quelle di Cesare Simoncelli i propri pilastri. E a Simoncelli la scherma castellana, e quella frascatana in particolare, devono non solo i primordi, ma anche la conquista del primo titolo nazionale assoluto e la prima medaglia olimpica a squadre (fioretto). Le imprese di Stefano Simoncelli, attuale dirigente della società tuscolana, restano non solo negli annali ma soprattutto costituiscono una pietra miliare alla quale fa riferimento anche il recente bronzo conquistato da Stefano Barrera (siciliano di origine, carabiniere d’appartenenza, ma frascatano di palestra) ai campionati del mondo di Torino nel 2006.
Una storia intrisa di allori è anche quella di una società, l’As Cocciano, che oggi costituisce una ‘costola’ dell’As Frascati. Una vicenda sportiva nata nel 1980 grazie alla passione di Mario Castrucci (attuale patron ariccino) che nei primi dieci anni di attività riesce a raccogliere la bellezza di 32 titoli di campione d’Italia. Una vita breve ma costellata di vittorie che, segnata da atleti di primo piano in ambito nazionale, si chiude nel 1991 con la fusione col Frascati.
Lame e pedane: fioretto, spada e sciabola. Armi e maschere, punti e affondi. Tattiche sottili e assalti d’impeto. La scherma di oggi poggia dunque sulle solide spalle di Frascati e sulle robuste e giovani leve dell’Ariccia, confidando nella crescita del Murialdo Albano e cercando nuovi proseliti a Genzano.
Ariccia e Albano avanzano a colpi di sciabola e fioretto
Il Club Scherma Ariccia nasce nel giugno del 1997 su iniziativa di Mario Castrucci che porta nella “Città del Ponte” scuola e maestri. La giovane società ariccina cresce in fretta anche grazie ad un impianto, il Palariccia, di enormi potenzialità che permette l’organizzazione di eventi importanti come la Coppa del mondo di sciabola femminile U20. E’ chiaramente in ambito giovanile che il Club Scherma si afferma, conquistando negli ultimi anni diversi titoli nazionali di categoria. Oggi la società conta 142 iscritti.
La Murialdo Scherma Albano, infine, nata nel settembre del 2004, conta ad oggi 44 iscritti.
L’ As Frascati si prepara per i mondiali di Belek.
Dopo la lunga presidenza di Roberto Buccione, lo scettro del comando in casa As Frascati Scherma è passato a Paolo Molinari da pochi mesi. Chiusa una fase di grandissimi trionfi (su tutti, i 7 scudetti tricolore e i tantissimi titoli nazionali e mondiali), la scherma tuscolana volta pagina nel segno del bronzo mondiale di Barrera, dei trionfi U20 di Valerio Aspromonte (medaglia d’oro individuale e a squadre ai campionati del mondo in Corea), della costante crescita di Livia Stagni, dei titoli conquistati dai vari Luca Simoncelli, Marco Ramacci, Ilaria Salvatori.
Sono 181 gli atleti tesserati dall’As Frascati scherma: 74 i fiorettisti 67 gli sciabolatori 40 gli spadisti Ora, mentre la stagione sembra avviata nel migliore dei modi, tutte le energie sono orientate ai mondiali di Belek, in Turchia.