
Presenza sacra anche nel Presepe, nella simbologia della Natività ha acquistato uno spazio autonomo come abete natalizio.
Carico di luci e di addobbi colorati e multiformi, simboleggia la sapienza, la ricchezza e il benessere della collettività . La sua invenzione si fa risalire tradizionalmente a Martin Lutero, ma presto si diffuse in tutta Europa. Narra infatti una leggenda pugliese che "davanti alla grotta dov'era nato Gesù Bambino, si trovavano tre alberi: uno di ulivo, uno di palma e uno di pino. La palma staccò da sé una foglia e disse all'ulivo: andiamo ad offrire qualche cosa a Gesù. Allora l'ulivo strappò un solo ramo e insieme si recarono alla grotta per deporre i loro doni. Se ne dolse molto l'albero di pino, che non poteva offrire nulla, avendo la foglia a forma di spine, e non voleva dargliene perché poteva essere creduto un cattivo augurio. Il Redentore apprezzò molto questo delicato sentimento, e volle premiare il pino generoso. Alzò gli occhi al cielo, e fece cadere una pioggia di piccole stelle su di esso. Poi, levato un braccio, colse un ramo, che con le sue lucenti stelle illuminò meravigliosamente la grotta".