Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

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nuovi modelli di biblioteche per gli anni 2000

Un singolare accordo di collaborazione è stato stipulato tra il Consorzio SBCR e la ditta Arte & Stile di Lanuvio: è la prima volta che accade alle nostre biblioteche abituate a collaborare con scuole, università, istituti di cultura, enti pubblici, associazioni culturali, ma mai con esercizi commerciali. Anomala collaborazione dunque? Niente affatto si tratta al contrario di un primo risultato che va nella direzione di allargare il campo delle relazioni che le biblioteche vogliono costruire sul territorio; sono alcuni anni infatti che le biblioteche civiche guardano al mondo produttivo come ad un partner da sollecitare e da coinvolgere in progetti di crescita culturale civile e democratica delle comunità locali. La biblioteca si è resa conto di aver bisogno di allargare gli spazi e i contenuti della propria offerta documentaria e informativa; molto in tal senso si è fatto negli ultimi anni, ma è ancora troppo poco rispetto alla domanda che scaturisce da una società che non a caso viene definita società della conoscenza. Nella fattispecie dell'accordo stipulato con Arte & Stile di Lanuvio, la biblioteca allarga i suoi confini, cerca di essere presente anche dentro spazi che non sono specificatamente suoi, ma che il pubblico frequenta quotidianamente, nel nostro caso un negozio di parrucchiere per uomini e donne, dove la biblioteca fa per la prima volta la sua presenza, offrendo libri ed altro materiale con le stesse modalità in cui ciò avviene nello spazio di reference della biblioteca pubblica. E' un primo esperimento, ma se dovesse riuscire e dunque allargarsi potremmo cominciare a parlare di una sorta di biblioteca diffusa (nuovo modello della contemporaneità?) dove a fianco delle sedi deputate, potrebbe nascere una costellazione di luoghi inventati e allestiti dentro altri luoghi frequentati per altre esigenze, da un pubblico differenziato e magari poco abituato ad entrare nella biblioteca pubblica. Ci piace pensare a tale nuova tipologia di biblioteca invasiva, o meglio pervasiva, che non si ferma davanti alle difficoltà dettate dalla mancanza degli spazi ( oggi sembra improponibile qualsiasi progetto di ampliamento sostanzioso delle tradizionali sedi ) che costringe un'utenza potenziale a rinunciare al servizio di pubblica lettura oppure impone forti limitazioni a progetti di servizi innovativi dentro le biblioteche. Onore dunque all'idea e alla sua sperimentazione per la quale si spendono con coraggio oggi Sandro e Paola Cipriani della ditta Arte & Stile e che ci auguriamo facciano presto molti proseliti. Un grazie alla Biblioteca di Lanuvio, che ha dato tutta la sua disponibilità alla realizzazione del servizio e agli operatori del Consorzio SBCR che si sono attivati per trovare le giuste formule per la sua attivazione e già prevedono monitoraggi e verifiche per riuscire ad allargarlo.