Con il volume La scrittura della differenza 2008 la casa editrice Iacobelli (Albano Laziale) propone un avvicinamento al teatro femminile contemporaneo di respiro internazionale. Di teatro non si parla molto e ancora meno delle donne autrici, di fatto escluse dai circuiti ufficiali. La "differenza" che emerge da questa scrittura è quindi in primo luogo una differenza di genere: un teatro scritto da donne e interpretato prevalentemente da attrici. Ma la differenza non si limita a questo, è anche diversità culturale ed etnica, che trova nel teatro il luogo dove le culture si incontrano, si confrontano e infine si ibridano.
L'opera comprende i testi vincitori della IV edizione della Biennale internazionale di drammaturgia femminile, messi in scena ad Anacapri nel settembre 2008. La manifestazione- ideata da Alina Narciso, drammaturga e regista- è nata a Barcellona nel 1999 ed è stata trasferita a Napoli dalla seconda edizione. Lo scopo è quello di costruire una rete internazionale di autrici teatrali, valorizzando e facendo conoscere la loro scrittura.
I paesi rappresentati in questo volume sono Italia, Spagna, Argentina e Cuba, i quali trovano un punto di incontro nell'ibridazione del linguaggio: i quattro testi mescolano la lingua del teatro a quella della vita, la parola al gesto e alla musica, i dialetti antichi alla lingua moderna, fino ad arrivare ad una fusione di vari idiomi. Come sottolinea Anna Maria Crispino, curatrice del libro, questi testi sono esempio del "lavoro sulla lingua come laboratorio in cui sperimentare il confronto con l'alterità , la molteplicità dei punti di vista, il guadagno che viene dall'esperienza del dialogo tra diversi" e la produzione drammaturgica femminile si conferma come "più vitale e innovativa, magari più 'marginale' perché poco frequenta i circuiti ufficiali maggiori: ma è ormai chiaro che è proprio dai margini, da posizioni decentrate e dissimmetriche, che da qualche tempo ci arrivano le parole più acute, gli sguardi più lungimiranti".
Il primo testo della raccolta è Teresa: muerte sublime di Ana Maria Blanca de Agüero Prieto (Cuba), che affronta, con una delicatezza tutta femminile, un tema ritenuto scabroso per il pubblico nella Cuba dei giorni nostri, quale un rapporto amoroso tra due donne. Le attrici mostrano l'atto stesso del mettere in scena, alternando le prove della recitazione alle discussioni sui personaggi che interpretano, cercando di capirne la psicologia.
Nel secondo scritto, Tango di Patricia Zangaro (Argentina), assistiamo ad una sensuale lezione di ballo. Un'unica didascalia introduce il testo: "un uomo e una donna sono seduti di fronte al pubblico, immobili", e questo ci fa pensare che la sorta di relazione erotica che i due ballerini instaurano danzando, non venga rappresentata dai movimenti, ma soltanto dalle parole. È la parola a diventare gesto, il dialogo tra i due è serratissimo, incalzante, come se le frasi scandissero i passi di danza.
Il Racconto del mulino di Bruna Braidotti (Italia) traccia una storia del mulino ad acqua dal Medioevo ai giorni nostri, nel territorio del nord-est d'Italia. Il mulino diventa simbolo dei mutamenti sociali, del passaggio da un'economia agricola ad una industriale, attraverso le contrapposizioni tra le classi e lo sfruttamento della povera gente. Un'unica attrice interpreta tutti i ruoli femminili- una quindicina- utilizzando un impasto di idiomi, l'italiano e il dialetto friulano e veneto; mentre l'unico attore è il mugnaio-musicista, che non parla mai, ma commenta gli avvenimenti attraverso la musica.
L'ultimo testo, fuori concorso, è Cunto de Aguas, di Alina Narciso (Spagna), l'autrice della manifestazione La scrittura della differenza. Qui i personaggi intraprendono un viaggio di migrazione in mare, reale o immaginario, da Napoli verso un'indefinita Cuba. L'incontro tra le diverse tradizioni, napoletana e cubana, si manifesta attraverso una progressiva ibridazione degli idiomi e delle musiche, fino a creare un sincretismo linguistico e musicale tra le due culture.
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Crispino Anna Maria (cura)
La scrittura della differenza 2008. Biennale internazionale di drammaturgia femminile
Iacobelli, 2008, 14 euro
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Le autrici
Ana Maria Blanca de Agüero Prieto, è nata a Santiago di Cuba nel 1936. Figura chiave della storia del teatro cubano post-Rivoluzione, ha una carriera di grande rilievo sia come attrice che come regista.
Patricia Zangaro, drammaturga, diplomata alla Escuela Municipal de Arte Dramático argentina, ha creato il Teatro por la Identidad, appuntamento teatrale di grande rilievo. Le sue opere sono tradotte in francese, portoghese e inglese.
Bruna Braidotti, drammaturga, regista e attrice fortemente impegnata e molto attiva sulle tematiche di genere e sulle culture del territorio. Nel 2000 ha fondato la Scuola Popolare di Teatro della Regione Friuli Venezia Giulia.
Alina Narciso, drammaturga e regista, nel 1999 ha creato a Barcellona la manifestazione La scrittura della differenza. Rientrata in Italia ha fondato la Compagnia Interetnica Le Métec Alegre, dedicata all'approfondimento delle tematiche di genere e del sud.
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sito web: www.iacobellisrl.it
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