All'interno del percorso autunnale di Sagre & Profane, dedicato al tema "I miti e i riti", il Consorzio SBCR, in collaborazione con lo Spazio Zip di Frascati, si è fatto promotore di una iniziativa che mette al centro della riflessione comune il bisogno di riti e miti ancora presente nella società contemporanea, anche se in forme del tutto diverse dal passato e in particolare come tale bisogno si manifesta tra i giovani e gli adolescenti .
Abbiamo chiesto a Peppino Ortoleva, che nel suo ultimo libro dedica pagine interessantissime al tema, per altro già affrontato in precedenti pubblicazioni e interventi, di aiutarci a trovare le chiavi di lettura di questo fenomeno che, prescindendo da pregiudizi e posizioni preconcette, ci permettano di leggere con spirito critico processi di cambiamento dentro i quali siamo tutti coinvolti più o meno consapevolmente.
Il 24 ottobre, dunque, Peppino Ortoleva si intratterrà con il pubblico di Spazio Zip per il quale svolgerà il suo intervento sul tema "Riti giovanili tra consumo e antiche radici". Secondo Ortoleva infatti nel mondo contemporaneo, molti dei grandi riti coi quali si affrontavano i passaggi più drammatici dell'esistenza, sono stati sostituiti da cerimoniali più instabili e provvisori, che sembrano in superficie avere la fragilità delle mode, ma che se li guardiamo più attentamente attingono allo stesso patrimonio di base dei riti più antichi. Questo è vero in particolare per i cerimoniali dell'adolescenza, sostitutivi degli antichi riti iniziatici. L'epoca della comunicazione ridondante, ci dice Ortoleva, ha portato alla formazione di quelli che lui stesso definisce miti e riti a "bassa intensità" in contrapposizione con quei rituali codificati, come quelli del lutto, che per secoli ci hanno accompagnato e che sono andati scomparendo nel breve volgere di qualche anno: "cerimoniali instant, fondati non tanto sulla condivisione di valori quanto sul radicarsi, magari effimero ma dilagante, di abitudini comuni [...] nei cerimoniali del rock come in quelli del tifo sportivo, fino ai recenti fenomeni cult che si propagano via internet, dalle feste convocate da un momento all'altro, agli scambi di parodie su You Tube: culti dedicati magari a oggetti sempre diversi, ma basati su modelli sostanzialmente ripetitivi".
La mitologia a bassa intensità del “secolo dei media”
Per la rubrica
Sagre & Profane
- Numero 85 ottobre 2009