Non è la prima volta che Vivavoce racconta il mondo giovanile dei Castelli Romani per lo meno dà conto di alcuni fenomeni emergenti dentro i quali i giovani si ritrovano.
Di anno in anno fioriscono manifestazioni, di musica sopratutto, ma anche di teatro, cinema, grafica, video... nascono associazioni che si raccolgono intorno a specifici interessi, cercano spazi, si affannano a trovare risorse, tentano la strada della rete, sondano e sperimentano il rapporto con il "pubblico", si avventurano in esperienze editoriali, si ritrovano nei network, nei blog, su facebook: una sorta di "onda anomala" che si espande e si restringe, sembra fermarsi, si rimette in movimento: non è facile starle dietro, seguirne i tanti percorsi, coglierne gli aspetti più significativi, offrire occasioni per valorizzarne le potenzialità intrinseche.
Solo per rimanere dentro questo ultimo mese tra aprile e maggio vogliamo mettere in evidenza due importanti avvenimenti, diversi tra loro, ma entrambi caratterizzati dalla presenza e dalla voglia di partecipazione attiva dei giovani.
Uno degli eventi non è nuovo, ma ci piace segnalarlo perché l'edizione di quest'anno crediamo abbia ancora più valore in quanto sconta il contraccolpo di uno "spazio mancato".
Si tratta dello SpazioZip di Frascati, di cui più volte abbiamo raccontato sul nostro giornale e che per motivi di sicurezza è stato sgombrato, togliendo letteralmente "la terra sotto i piedi" a numerosissimi ragazzi, che di quello spazio avevano fatto il loro luogo di incontro, scambio, relazione, la base da cui poter organizzare una serie importante di eventi culturali che negli ultimi anni avevano segnato di sé il territorio dei Castelli. Eppure quegli stessi giovani sono riusciti tra aprile e maggio ad organizzare la seconda edizione del Festival della creatività giovanile che si concluderà nel mese di maggio, secondo il programma più sotto/a fianco riportato.
L'altro evento di cui vogliamo dire è forse più istituzionale, parte infatti da un Comune quello di Ariccia e dalla sua giunta che sembra aver sposato la cultura come visione di sviluppo, fattore di innovazione, prospettiva per la qualità della vita e per le nuove generazioni.. Si tratta in questo caso di un appello ai giovani per coinvolgerli, ancora in fase progettuale nella riqualificazione di due spazi di cui il Comune si sta riappropriando per renderli luoghi di produzione e fruizione culturale: in particolare le ex stalle di palazzo Chigi destinate a biblioteca, insieme agli spazi della cosiddetta Casina del Ministro su cui si sta elaborando un progetto che definirei di riconversione creativa, destinato ai giovani e ai giovanissimi.
Molte le associazioni tanti i giovani che hanno risposto all'invito del Comune per un primo confronto sul da farsi, una sorta di brainstorming collettivo dove le idee circolavano in fretta e la voglia di scambiarle era più forte di quella di farle prevalere. Certo solo un primo passo, ma ci sembra fatto col piede giusto ed è per questo che ne parliamo e che apriamo la nostra rivista a futuri interventi e riflessioni che documentino l'iter di questi progetti.