L'8 il 9 e il 10 ottobre le biblioteche dei Castelli Romani, tutte insieme, alzeranno al massimo il loro volume per parlare FORTE A TUTTI
Sono in controtendenza, perchè la crisi morde, anche e soprattutto la cultura.
Ma il progetto della Grande Biblioteca dei Castelli Romani deve andare avanti.
Per questo ha bisogno di condivisione, partecipazione, presenze.
Non solo di chi le biblioteche le ha sempre utilizzate, ma anche di chi non le frequenta.
Le biblioteche si pongono allo scoperto, per dire esistiamo, ci siamo e vogliamo seguitare ad esserci.
Anzi vogliamo essere più presenti, più visibili più utilizzate. Da chi? Da tutti, perchè siamo biblioteche pubbliche, ovvero aperte e al servizio di tutti.
Ma il cuore della biblioteca deve pulsare anche fuori le mura, dentro il tessuto delle città , dentro le nostre comunità locali, deve infiltrarsi e trasformarsi in linfa vitale per il pubblico, per chi lavora
per chi produce, per chi studia, progetta, innova.
Mai più qualcosa di separato protetto "altro". Lo sappiamo è difficile, ma c'è chi ci sostiene, chi si rende conto della forza, delle potenzialità della risorsa cultura.
Qualcosa di inafferabile, ma che oggi vale più dei beni materiali, perchè è la conoscenza che alimenta creatività e innovazione e quindi produzione.
Chiunque abbia un azienda pure piccola, chiunque voglia crescere professionalmente, competere sa
il valore della cultura e della conoscenza.
Le biblioteche sono in prima linea. Vogliono diventare punti di riferimento, luoghi privilegiati di crescita collettiva, spazi di incontro, scambio, reciproco vantaggio.
8, 9 e 10 ottobre 2010
A Volume Spinto
Le biblioteche si fanno sentire
Per la rubrica
Editoriale
- Numero 94 settembre 2010