Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Pepite

Vedute & Visioni

Intervista a Giampiero Pierini e Mara Lautizi

Incontriamo in un pomeriggio d'autunno due pittori: Giampiero Pierini e Mara Lautizi, che stanno facendo una breve pausa mentre allestiscono la loro personale "Vedute & Visioni" a Palazzo Savelli di Albano Laziale, che si inaugurerà il 20 novembre e si potrà visitare tutti i giorni fino all' 8 dicembre.
Ci sediamo tra gli imballaggi dei quadri spersi sul pavimento per fare una breve chiacchierata.
Giampiero Pierini e Mara Lautizi sono due pittori che da circa un trentennio operano sul territorio dei Castelli Romani; territorio vissuto, fin dall'infanzia per Mara Lautizi che è nata ad Albano per poi trasferirsi nelle campagne di Ariccia, e per Giampiero Pierini, che pur essendo nato a Roma, dove vive tuttora, è stato luogo di assidue frequentazioni.
Il territorio dei Castelli Romani ha avuto una funzione di una certa rilevanza su questi due artisti, è stato ed è, negli innumerevoli aspetti paesaggistici, architettonici, storici, una fonte inesauribile di ispirazione per entrambi.
Cerchiamo di conoscerli...


Come è nata la passione per la pittura?
Giampiero Pierini: "Guardando mio padre mentre dipingeva nel suo tempo libero. Lui prendeva il suo materiale, i colori ad olio, i pennelli, la sua tela bianca... ecco... vedere quello spazio vuoto che man mano prendeva vita, colore, si riempiva di forme... Questo è stato il mio imprinting. E poi sempre lui che mi portava nei musei, negli atelier, alle mostre... era la fine degli anni 70' ... c'era molto fermento allora a Roma."
Mara Lautizi: "Ho iniziato a dipingere in modo abbastanza casuale; a 15 o 16 anni durante una convalescenza mi venne a far visita un'amica di mia madre che mi regalò dei tubetti di colore e cominciai a dipingere. Con il passare del tempo è diventata una vera e propria passione, e ora, a volte, riflettendoci bene penso che forse dentro di me c'è sempre stata."


Due tecniche pittoriche diverse, Giampiero Pierini dipinge ad acquerello e Mara Lautizi ad olio, cosa determina la scelta di una tecnica?
Giampiero Pierini: "Nel mio caso l'amore, l'amore che è scoccato nel momento stesso che ho visto una tecnica fatta di luce e trasparenza... il primo sguardo ed è già troppo tardi per tirarsi indietro. Penso che la scelta di una tecnica pittorica è determinata dal proprio carattere, da quello che si cerca e si sente."
Mara Lautizi: Ho iniziato a dipingere con l'olio e trovo che sia una tecnica abbastanza duttile che mi dà modo di sperimentare, mi ha dato molto e tanto so che ho ancora da scoprire. Provo interesse anche per altre forme di espressione compresa la scultura ma per questioni di tempo al momento preferisco approfondire la conoscenza del colore ad olio."


Cosa rappresentate nelle vostre opere e come definite la vostra pittura?
Giampiero Pierini: "Atmosfere, sensazioni, attimi, qualcosa che c'è e un attimo dopo già è passata, trasformata, un ricordo... Come definire tutto questo...
Non finisci mai, sei continuamente in ricerca , di quella pennellata, di quel segno che può caratterizzare il tuo lavoro."
Mara Lautizi: "E' piuttosto difficile definire i propri lavori all'interno di una categoria o corrente pittorica, si potrebbe classificare pittura figurativa contemporanea anche se questo termine è abbastanza vago, perché la pittura figurativa comprende l'iperrealismo, l'impressionismo, il surrealismo ecc.
La mia pittura non è sicuramente informale o astratta o concettuale, è semplicemente un modo per esprimere sensazioni e soprattutto sentimenti, una pittura che desidera essere comprensibile a tutti: al ricco, al povero, al colto, all'ignorante, al bambino e al vecchio, insomma un linguaggio che non necessita di decifrazioni. Mi permetto di dire che la mia pittura, come quella di Giampiero, è una pittura di atmosfere interiorizzate, che si esprimono nella rappresentazione della natura e nella sua struggente e commovente bellezza."


Nel tuo territorio come pensi che venga considerata l'Arte?
Giampiero Pierini: "Abbastanza in regresso. È sempre più difficile trovare spazi espositivi, ci sono solo quelli privati dove si è costretti a sostenere cifre esose e niente ti è garantito tranne le pareti per appendere i lavori, tutto il resto (vernissage, materiale pubblicitario ecc.) è a spese dell'artista.
I Comuni dovrebbero investire e crederci un po' di più, negli artisti, e non parlo solo di pittori: tutti gli aspetti della Cultura e dell'Arte, ogni forma di espressione è importante; attraverso manifestazioni culturali dovrebbero far tornare l'interesse, la curiosità, la voglia del bello, non inteso solo come bene di consumo ed esteriorità... ma lavorare sul concetto che tutti abbiamo bisogno di nutrire lo spirito e non solo il corpo."
Mara Lautizi: "Sono pienamente d'accordo su quanto dice Giampiero, non voglio essere polemica, ma è un dato di fatto che l'Arte riscuote un interesse assai minimo, sporadiche iniziative atte a promuovere l'Arte che spesso muoiono sul nascere (per mancanza di fondi e non solo...), tuttavia un barlume di speranza mi viene proprio dalle pagine di Vivavoce che semina... e raccoglie Pepite di Arte!"


Fare l'artista come professione; quali le problematiche?
Giampiero Pierini: "Sposare questa professione, se così si può definire, visto che per me è stata una chiamata è sempre stato difficile, ieri come oggi, ma sempre con lo stesso denominatore "come andare avanti?" Lavorando, contando solo su se stessi sulla propria forza creativa, sulla propria resistenza, fisica, ma anche all'indifferenza che spesso ti accerchia.
Il mio traguardo non è il successo ma avere la possibilità di poter essere apprezzato nella giusta misura.
Nell'immaginario collettivo fare l'artista come professione può sembrare molto affascinante ma questa scelta comporta grandi sacrifici e non per ultimo di carattere economico."


Voi siete degli artisti, ma chi è l'artista?
Mara Lautizi: "L'artista è colui che crea dal nulla o meglio da un'idea, è colui che sa guardare e vedere oltre la realtà, ovvero sa cogliere quel fremito quel qualcosa di impercettibile, è un essere dotato di una particolare sensibilità e quindi sente in modo acuto sia le gioie sia le sofferenze, è soprattutto colui che guarda con occhi di bambino cioè con infinito stupore ciò che lo circonda e se ne lascia affascinare."
Giampiero Pierini: "Vero!"

 


Giampiero Pierini è nato a Roma il 10 giugno 1963. Il padre, pittore anche lui, lo inizia al gusto per l'arte, in particolare alla pittura naturalista e impressionista, portandolo con sé a frequentare gli ambienti artistici del momento. Nel 1981 consegue il Diploma di Maturità Artistica presso il V liceo Artistico di Roma. Frequenta il Corso di Pittura presso la Scuola di Arti Ornamentali "San Giacomo". Autodidatta nella tecnica dell' acquerello, assimila gli studi dei maestri J.M.W. Turner, Roesler Franz e degli "Acquerellisti della Campagna Romana". Ha fatto parte dell'Associazione Nazionale Acquerellisti d'Italia (A.N.A.D.I.). Fa parte di diversi gruppi artistici con cui espone periodicamente. Ha ricevuto premi in molte estemporanee di pittura ed esposto in personali e collettive anche all'estero ottenendo segnalazioni e premi.

Giampiero Pierini tel. 06768661 - 3394443547
www.giampieropierini.com
e-mail: info@giampieropierini.com

 


MARA LAUTIZI inizia a dipingere all'età di sedici anni, non frequenta alcuna scuola d'arte. Nelle sue opere ad olio su tela o tavola, attraggono le ombre dense di malinconia e le note sommesse di timide e nostalgiche melodie. Sentimenti schermati da simulato realismo sfocato, interni, figure umane, è tutto molto velato con l'intento di filtrare la realtà o sacralizzarla rendendola quasi impalpabile. Indicazioni biografiche della sua interiorità si rivelano nell'impercettibile transizione degli attimi che scorrono silenziosamente.

lautizimara@tiscali.it
http://lautizimara.blogspot.com tel069322220 - 3295865055

Per la rubrica Pepite - Numero 96 novembre 2010