Un libro da leggere, specialmente in questo periodo di grande pessimismo per le sorti del nostro Paese. Chiss‡ perchÈ ci vuole uno straniero (nemo profeta in patria) a ricordarci che l'Italia Ë molto pi˘ sfaccettata e ricca e creativa di quanto spesso i media pi˘ seguiti ci propongono. L'ottica con la quale Emmot ci invita a leggere il nostro Paese riesce a farci superare il convincimento, assai radicato, che tutto il peggio di tutti i tempi della nostra storia si concentri nelle vicende storiche politiche, economiche, etiche contemporanee C'Ë una Mala Italia ma anche una Buona Italia, ci dice Emmot, Ë dal loro prevalere l'una sull'altra che ogni epoca Ë segnata positivamente o negativamente. Badate bene dunque, pure se in salita, le strade della buona Italia meritano di essere percorse; dal Nord al Sud esempi eccellenti vengono citati da Emmot e raccontati: dalle scuole alle universit‡, dalle imprese alla giustizia, dalle forme associative alle aziende creative. Facciamoci un regalo a natale: leggiamo positivo
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Bill Emmott, giornalista inglese innamorato dellÃItalia, Ë stato dal 1993 al 2006 direttore dellÃìEconomistî. Nel 2003 ha vinto il premio ì» giornalismoî per il lavoro della rivista nel trattare le notizie sullÃItalia. Scrive regolarmente per il ìTimesî a Londra e ìla Stampaî in Italia. Ha scritto molti libri sul Giappone, in Italia Ë uscito Asia contro Asia (Rizzoli 2008). Vive nel profondo della campagna inglese, ma passa un sacco di tempo negli aeroporti.