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Booktrailer: quando la tecnologia incontra la tradizione

Il booktrailer è per il libro ciò che il trailer è per il film: un'anticipazione, un assaggio che svela ma non rivela, incuriosendo e facendo assaporare al futuro lettore ciò che si può leggere tra le pagine.
Il suo carattere innovativo viene dal parlare del libro per immagini, evocando la fantasia dello spettatore/lettore. Pochi minuti per entrare nel vivo, provare un'emozione, far vivere un'immagine: sarà lui il protagonista? E quella è la sua voce? E questo paesaggio? E soprattutto...cosa succederà?
Marsilio Editore ha importato per primo il booktrailer dal mondo anglosassone nel 2005, e per ora, in Italia, circola solo sul web. A questo nuovo modo di scegliere libri è dedicato un canale YouTube, e si possono consultare le clip promozionali anche da siti di varie case editrici.
La diffusione ancora non è decollata, forse perché al libro si lega da sempre una sorta di "patina tradizionale" che stenta ad evolversi usando nuove tecnologie multimediali, o forse solo perchè, di questi tempi, non è sempre facile impiegare nuove risorse in un settore come l'editoria, in cui anche quelle vecchie vengono messe in discussione.
La vera innovazione è che il booktrailer è individuato non solo come strumento divulgativo in sé, ma come strumento vero e proprio di promozione della lettura in senso lato.
E a chi suggerire di leggere, leggere, leggere se non soprattutto a bambini e ragazzi, in questo periodo di "crisi" culturale? I lettori di oggi saranno anche quelli di domani, coloro che si troveranno a fronteggiare ancora di più lo scambio di battute tra l'editoria cartacea e quella multimediale.
Non scordiamoci poi che i "giovani lettori" sono comunque i giovani di oggi, quelli che sanno piegare un computer al loro volere e spingere i tasti giusti con la stessa destrezza di un adulto, se non meglio.
Uno strumento come il booktrailer permette di mediare con intelligenza il rapporto tra il video del computer, dell'e-book o dell'iPad e la pagina cartacea: prima guardare, poi sfogliare. Prima destreggiarsi con la tecnologia, poi con la tradizione, senza che l'una neghi necessariamente l'altra. Tutto dipende da come si decide di declinare l'utilizzo della tecnologia applicata all'editoria, se la si vuole far diventare promozione o sostituzione.
Pensare alla divulgazione specifica del booktrailer soprattutto nel mondo dei lettori più giovani è lanciare buona semina su un terreno fertile, in un tempo in cui nel mondo dell'editoria - che sia su carta o su web - si rischia spesso di trovare terreni aridi o ancor peggio, restii.
Proprio per questo si potrebbe supporre che booktrailer di libri dedicati all'infanzia e all'adolescenza possano avere un impatto positivo sul gusto del leggere. A questo punto poi, si dovrebbero trovare canali giusti di trasmissione.
Tra questi, social network ad applicazioni Mac potrebbero essere il mezzo ideale per permettere al booktrailer di diventare uno strumento di ampia diffusione.
E se è vero che la tradizione della carta rimane e rimarrà probabilmente un punto fermo, il nuovo utilizzo di una tecnologia che promuove, racconta e incuriosisce, potrebbe fungere da traino per acquistare libri da sfogliare con le dita anziché con un click.

Per la rubrica Tafter - Numero 99 marzo 2011