Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Eventi

I Farnese e Grottaferrata: Libri in Loggia

Mentre l'ambasciatore di Francia in Italia spalanca le porte della sua casa romana, regalandoci l'occasione di visitare, fino al 27 aprile, uno dei palazzi più spettacolari di Roma, la Biblioteca Statale del Monumento Nazionale Abbazia greca di Grottaferrata organizza, in occasione della Settimana della cultura, una mostra che idealmente si ricollega al grande evento romano grazie al al papa che fu l'artefice di Palazzo Farnese, Paolo III,al secolo Alessandro Farnese, che lo fa erigere in 15 anni,grazie all'impegno di Michelangelo e Sangallo per accumularvi poi negli anni un innumerevole serie di collezioni, pezzi unici, cicli d'affreschi...che lo rendono unico.

 

L'annuale invito che i Musei, le Biblioteche, gli Archivi statali e i tanti altri Istituti a carattere culturale di cui il nostro Paese è ricco rivolgono a tutti i cittadini di accostarsi ai luoghi della cultura, e scoprire anche a poca distanza da casa propria i beni che formano il patrimonio culturale più ricco del mondo, è ormai diventato un appuntamento atteso, un'occasione da sfruttare per saperne di più su un patrimonio che appartiene a tutti ma non sempre è conosciuto.
La Biblioteca Statale del Monumento Nazionale Abbazia greca di Grottaferrata partecipa anche quest'anno alla Settimana della Cultura proponendo l'apertura straordinaria al pubblico, specialmente nei giorni di sabato e domenica, nelle ore 9 - 13 e 15 - 18:30 (il 17/04 ore 9-13), con visite guidate a cura del personale della Biblioteca.
La manifestazione avrà il titolo "Libri in Loggia seconda edizione. I Farnese e Grottaferrata" e prevede l'esposizione, nella Sala Polivalente e nella Sala Loggia, di una selezione di documenti archivistici, libri a stampa e manoscritti, relativi al periodo in cui l'Abbazia di San Nilo fu governata dai cardinali commendatari Alessandro Farnese (1564-1589) e Odoardo Farnese (1589 - 1626), nipote e pronipote di papa Paolo III.
Il regime della commenda nell'abbazia di Santa Maria di Grottaferrata consisteva nell'affidamento dei beni monastici da parte del papa ad un cardinale detto commendatario, sulla base di una bolla di collazione, affinchè li amministrasse nel temporale e nello spirituale, disponendo delle rendite che ne derivavano, e assumendo l'impegno di provvedere alle necessità della chiesa. Nei confronti della comunità monastica, che fin dal 1507 aveva conseguito il possesso di una parte dei beni per le proprie necessità sulla base di un atto di separazione delle mense, i commendatari erano tenuti a fornire un certo quantitativo di grano e di vino annualmente.
I cardinali Alessandro ed Odoardo furono due esponenti di spicco della famiglia Farnese, giunta nel Cinquecento all'apice del potere e del prestigio internazionale, oltre che nell'ambito dello Stato ecclesiastico anche con la creazione a favore di Pierluigi, figlio naturale del pontefice e padre a sua volte del "gran cardinale" Alessandro, dello stato autonomo del ducato di Parma e Piacenza (1545).
Il governo dei due cardinali Farnese a Grottaferrata ha lasciato segni di notevole importanza soprattutto nell'ambito artistico e monumentale essendo dovuta ad essi la realizzazione di opere artistiche tra le più interessanti dei secoli XVI e XVII presenti in Abbazia.
Al tempo del cardinale Alessandro risale la Loggia Farnesiana, una elegante costruzione a doppio ordine sita lungo la facciata sud est del monastero, edificata già nei primi anni di governo. L'ambiente superiore si trova al primo piano del Palazzo dei commendatari (costruito a partire dal sec. XV) attuale sede della Biblioteca statale. È una sala di particolare valore artistico grazie ai suggestivi affreschi dipinti nel 1569 dal pittore fiammingo Cornelis Loots che, in quattro grandi riquadri, ha rappresentato episodi della storia di Tuscolo.
Nella chiesa il "gran cardinale" ha avviato gl'interventi che, nell'arco di due secoli, stravolgeranno l'aspetto medievale della basilica e le daranno l'attuale connotazione barocca. Egli infatti realizzerà il monumentale soffitto ligneo a cassettoni che, al centro, riporta lo stemma di Casa Farnese ed un'iscrizione a lettere dorate con il nome del cardinale Alessandro e la data del 1577.
All'iniziativa del giovane cardinale Odoardo si deve il rifacimento della originaria cappella dei Santi Adriano e Natalia che, ingrandita e affrescata dal Domenichino con il ciclo di pitture sulle storie dei santi fondatori Nilo e Bartolomeo, tra il 1608 ed il 1610, è divenuta la magnifica Cappella dei Santi fondatori.
Nel perseguire l'obiettivo di diffondere la conoscenza dei beni culturali affidati alla sua custodia, la Biblioteca offrirà ai visitatori alcuni documenti appartenenti all'Archivio storico riguardanti eventi e personaggi di quel periodo, come il Catasto dei beni abbaziali ordinato dal cardinale Odoardo nel 1593 e redatto dal notaio di Frascati Bernabeo Martorelli da Spoleto o la lettera inviata da Parma, in data 5 giugno 1624, dal medesimo cardinale Odoardo all'abate di Grottaferrata Giovanni Ceci in merito alla volontà di risolvere in via definitiva le incertezze relative ai confini di giurisdizione tra la parrocchia di Grottaferrata e la diocesi di Frascati. Un documento che non riguarda l'Abbazia ma che è entrato a far parte del suo archivio è il Catasto della comunità di Farnese, la località da cui la famiglia ha derivato il suo cognome, datato 1508.
Dal Fondo manoscritti della Biblioteca saranno tratti alcuni volumi vergati, proprio nel periodo del governo farnesiano, da monaci copisti di Grottaferrata a testimoniare il mantenimento di una tradizione scrittoria all'interno del monastero risalente ai tempi del fondatore s. Nilo da Rossano e dei suoi discepoli, valentissimi copisti.
Infine saranno proposti libri a stampa, antichi e moderni, i quali, sia per l'argomento trattato sia per gli autori, si colleghino alla famiglia Farnese, alle grandi opere da essa realizzate, alla corte di artisti, umanisti e studiosi delle antichità romane che hanno contribuito a costruire il mito di questa famiglia.


sabato 9 aprile
Sala delle Conferenze, ore 18.30
Concerto per chitarra
del maestro Marco Del Greco

Programma

Johann Kaspar Mertz (1806-1856), Elegie
Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968), dai 24 Caprichos de Goya op. 195 (1961)
XIII - Quien más rendido Allegramente (Tempo di Rigaudon)
XII - No hubo remedio Molto lento, cupo e grave (Passacaglia sul tema del "Dies Irae")
XV - Si sabrá más el discípulo? Studio dodecafonico

Takashi Yoshimatsu (1953), Wind Color Vector (1991)
I. Leeward
II. Calm
III. Windward

Miguel Llobet (1878-1938), Variaciones sobre un tema de Fernando Sor (op.15)

Ingresso Gratuito

Info

Biblioteca

tel: 06 94541584 - 06 94541591
email: bmn-grf@beniculturali.it

Gruppo Archeologico Latino

tel: 340 9619736

Per la rubrica Eventi - Numero 100 aprile 2011