RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Libri Lettori Biblioteche

Gigi Zanazzo

poeta romanesco tra gli stornelli dei Castelli Romani e i “panni sporchi” della politica

Armando Arpaja, pittore, fotografo e studioso della romanità e non solo, ha curato con passione questo volume la cui rilevanza è stata riconosciuta, nell'ambito del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (si veda l'appendice al termine del libro).
Il volume Giggi Zanazzo (Roma 1860-1911) Scappatelle fôri Roma. Strambotti e Canti del Risorgimento è ricco di documentazioni fotografiche e iconografiche che rendono più viva ed immediata la percezione del tempo e del contesto in cui visse e operò il poeta romanesco, commediografo dialettale e studioso del folklore e delle tradizioni romane Luigi Antonio Gioachino Zanazzo. Volume che si può leggere integralmente per una documentazione approfondita sulla figura del poeta, ma che si può anche spigolare fruttuosamente saltando qua e là, essendo le sezioni del libro a loro modo ciascuna in se'.

Si tratta di un libro ricco e composito, non solo per il corredo iconografico, ma proprio perché articolato in capitoli sfaccettati e articolati in contributi di vari esperti e studiosi, di citazioni, di testi del poeta, di testi che aiutano a immergersi nel contesto di una Roma della seconda metà dell'800 (si pensi alla sezione dedicata al Risorgimento).
Armando Arpaja non propone una sintesi didascalica e riduttiva della figura del poeta dialettale e dello studioso dei costumi romaneschi, ma una ricostruzione problematica del suo complesso e multiforme profilo e dei tempi di grandi cambiamenti in cui visse. La parentela diretta con il poeta ha permesso ad Armando Arpaja, la cui nonna, Anna Zanazzo, era figlia di Giuseppe, fratello di Giggi, di arricchire il volume con inediti e documenti trovati nelle carte di famiglia.
Per conoscere meglio Gigi Zanazzo oltre che dal lato letterario anche da quello umano si sfogli anche la raccolta di testimonianze di altri poeti e amici che ricordano il poeta romanesco nell'immediato della sua scomparsa, con molte riproduzioni anastatiche di periodici dell'epoca.

Tra le moltissime cose interessanti presenti nel testo va segnalata la sezione del libro in cui vengono ripubblicati i "Canti Popolari Romaneschi" raccolti da Zanazzo, dove troviamo in ordine alfabetico per città da Albano a Zagarolo (con una forte prevalenza dei paesi dei Castelli Romani), degli stornelli dedicati al profilo festaiolo e giocoso degli abitanti di Roma e dei paesi vicini, con rapide e interessanti notazioni sulla vita del popolo di fine XIX secolo. Nei versi giocosi di questa sezione si da' conto del piacere di trovarsi in questi luoghi incantati vicino a Roma come Grottaferrata, Marino, Nemi, Velletri, Albano ("Fiore dé lino,/Quanto mé piace a mmì ll'aria d'Arbano/Perch ccé? Tira lo vento marino!"), Frascati ("Fiore dé giunghìja,/ So' dé Frascati e mmé dìceno bella;/ Ché quisto è lo paese ch'assomoja/ A le rose li garòfoli e la vvanija!"), o Genzano elogiata per la sua bellezza e per la vivacità ed esuberanza della sua gioventù ("Genzano bbello!/ Genzano è fatto a ferro dé cavallo;/Genzano lo pòi di' él mijor Castello./ Noi semo genzanesi e vve lo dimo,/Pavura nun avemo dé gnisuno;/ Ciavemo bbôna lengua e mmeglio mano!"). Discorso simile si fa per la gioventù di Velletri ("E semo de Velletri e nun trémemo:/ 'N saccoccia cè portemo èr temperino,/ E cco' li screpantelli la pijemo."). Emergono anche delle antiche rivalità tra vicini ("Fiore dé céci,/Li 'Ricciaroli so' tutti arrabbiati/ De' ffasse 'na magnata d'Arbanesi"),

Un altro capitolo che salta agli occhi anche per il suo echeggiare l'attualità s'intitola "Zanazzo er Guverno e la Politica - Panni sporchi, ossia robba de Pulitica" nel quale viene sottolineata la grande evidenza che Gigi Zanazzo raggiunse a Roma anche come fustigatore, coi suoi versi, dei mali sociali, cosa che lo fece considerare anche il massimo erede del Belli. Dalla lettura di questo capitolo si ricava che già alla fine del secolo XIX si andava radicando nel senso comune una visione molto critica dei politici, dei loro sprechi e clamorosi guadagni e avidità di fronte alla povertà del popolo Basti leggere, ad esempio, il sonetto "Er ventre de vacca/ O pe' capisse mejo, er Parlamento" che si conclude così: "Tutti l'istessi so', destri e sinistri;/ er gioco sta ne' riobardà er guverno/ p'annacce loro e diventà ministri./ Arrivati a succhiasse quella manna,/ siccome quella pacchia nun è eterna/ fanno: "Mo' panza mia, fatte capanna!". Ci piace ricordare, per concludere, anche quello che scrisse Zanazzo nel 1911, in occasione del cinquantenario dell'Unità d'Italia, testimonianza diretta della forte delusione maturata per la mala politica romana e non solo, che poteva essere interpretata come una sorta di tradimento dei nobili ideali e valori del Risorgimento. A cento anni esatti di distanza, nell'analoga ricorrenza dei 150° anni, i versi di Zanazzo pungono ancora:

"[...] Indubbiamente cinquant'anni fa/ sibbè noi stamio guasi in mente dei,/ c'era pe noi chi stava a tribbolà/ tra re tiranni, e scribi e farisei; / c'era chi sur patibbolo o in galera/ se giocava pe' noi la vita intera./ ma s'oggi quelli martiri gabbiani,/ aruprisseno l'occhi, te saluto! Direbbeno: "Ah fijacci de ruffiani,/ cusì ce buggiarate senza sputo?/ che c'è giovato d'assaggià la forca/ pe' fa la pacchia a voi gentaccia porca? [...]"

 


Gigi Zanazzo (Roma 1860-1911), Scappatelle fôri Roma. Strambotti e Canti del Risorgimento. Con vecchie immagini e antichi ricordi dei "Castelli e della Campagna Romana" a cura di Armando Arpaja, Associazione Culturale Agapanti, 2011.

Presentazione del volume

Sabato 3 dicembre 2011 alle ore 17,00
presso la Biblioteca "Augusto Tersenghi" di Velletri

Insieme alla presentazione del volume verrà anche inaugurata una mostra fotografica con fotografie originali di Armando Arpaja. L'esposizione, a cura dell' "Associazione Culturale Agapanti" di Roma, sarà visitabile dal 3 al 16 dicembre 2011 (nei giorni e negli orari di apertura della Biblioteca di Velletri).