Villa Holdert (il suo vero nome), indecente e oscura pagina della storia italiana, potrebbe diventare il luogo della cultura dei Castelli Romani. Una grande vetrina dei nostri Comuni, dei nostri talenti, delle potenzialità insite nelle competenze e nei saperi dei nostri giovani.
La mancanza di un luogo, di uno spazio fisico dedicato alla conoscenza e valorizzazione del territorio e delle sue molteplici, ma ancora inespresse potenzialità , è sempre stato da ostacolo alla concreta realizzazione e sviluppo di un sistema territoriale integrato in grado di fare rete tra soggetti diversi, nonché favorire il confronto e lo scambio tra le diverse professionalità .
Le biblioteche hanno cercato di sopperire a tale vuoto, ma certamente sono state e sono insufficienti per dare il giusto spazio di espressione e diffusione alle diverse realtà castellane.
Il Consorzio Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani (SBCR) e la Fondazione Cultura Castelli Romani (FCCR) - che raccolgono l'adesione dei 17 Comuni dei Castelli Romani - si propongono come gli enti più adatti in questa circostanza ad acquisire Villa Holdert.
Che Villa Holdert divenga dunque una risorsa per i Castelli Romani!
Che questa villa, appartenente di diritto al nostro patrimonio storico, torni ad essere protagonista nella sua ben più nobile funzione di incubatore e laboratorio della cultura, un luogo aperto a tutte le realtà sane, nell'offrire alle associazioni, alle aziende, ai singoli cittadini una importante opportunità di incontrarsi, scambiare idee e progetti, produrre nuovi contenuti e nuovo valore.
Genzano di Roma, 30 maggio 2012