E’ risaputo che le Biblioteche esistono per contenere libri (soprattutto), e che nella nostra civiltà questi costituiscono lo strumento per eccellenza deputato a istruire e formare gli individui. Dalle Elementari all’ Università e oltre, i libri, anche quando non amati, occupano almeno la metà del nostro tempo e dei nostri pensieri. E’ risaputo anche che i frequentatori più assidui delle Biblioteche sono studiosi, studenti, o semplici curiosi che già posseggono una certa erudizione.
Meno risaputo, invece, è che le Biblioteche Pubbliche sono qualcosa di più ( o di meno? I pareri sono discordi) di luoghi fisici dove questi preziosi oggetti vengono accolti, conservati, curati, e messi a disposizione dei lettori.
La Biblioteca Pubblica , o di Ente Locale, se preferite, ha compiti più ampi, diversificati, rispetto alle altre, quelle universitarie, per esempio, o nazionali o specialistiche.
In primo luogo, almeno per quanto riguarda i libri, nelle nostre biblioteche la formazione è contemplata per tutti, da qualsiasi momento, livello o tema di interesse si senta il bisogno di partire. Per frequentarle non è richiesto alcun titolo di studio e non bisogna nemmeno aspettare i diciottanni. Da noi, persino i lattanti sono sicuri di trovare pezzi per … le loro gengive : decine di libri di gomma, di stoffa, plastica, gommapiuma o cartoncino a prova di bimbo, ammiccano dagli scaffali ai nostri visitatori in passeggino.
Libri per tutte le età , quindi, e di ogni tipo : letteratura, religione, artigianato, psicologia, storia, sport, cinema, ecc.ecc. In secondo luogo, l’offerta formativa non si esaurisce con i libri, che certo rispondono a un’esigenza più individuale e solitaria della propria crescita culturale, ma si attua costantemente, sebbene forse in maniera poco palese, attraverso molteplici occasioni di respiro più collettivo : laboratori di lettura, di drammatizzazione o artigianato, conferenze, dibattiti, rassegne cinematografiche o musicali, corsi di vario genere, fanno parte di quei compiti primari che le istituzioni bibliotecarie hanno scelto di darsi, così come suggerisce il Manifesto Unisco per le biblioteche pubbliche : offrire opportunità per lo sviluppo creativo della persona; promuovere la consapevolezza dell’eredità culturale, l’apprezzamento delle arti, la comprensione delle scoperte e innovazioni scientifiche; dare accesso alle espressioni culturali di tutte le arti rappresentabili; incoraggiare il dialogo interculturale e proteggere la diversità culturale; sostenere la tradizione orale; sostenere le attività e i programmi di alfabetizzazione rivolti a tutte le fasce di età , parteciparvi e, se necessario, avviarli.
Occhio alle iniziative, quindi, e buona …in-formazione.