Le biblioteche dei Castelli Romani sono abituate, anzi se ne fanno un punto d'orgoglio, a fare sistema, a fare rete, a lavorare insieme a professionalità diverse, a favorire, a facilitare lo scambio e il confronto; questo nel lavoro di tutti i giorni e come linea e scelta strategica di politica culturale.
Non sono solo una rete territoriale circoscritta ai Castelli Romani, fanno parte di reti nazionali tra sistemi bibliotecari e arricchiscono e si arricchiscono anche delle esperienze degli altri... Sulla scia di tali scambi e confronti hanno trovato punti di contatto particolarmente significativi con due sistemi bibliotecari della Calabria ai quali le accomuna il ruolo che la biblioteca può svolgere per territori che fanno del loro patrimonio culturale una risorsa su cui puntare per guardare allo sviluppo del futuro. Il percorso intrapreso dal Consorzio SBCR fin dal 2005, da quando cioè le biblioteche si sono poste l'obiettivo di diventare elemento trainante perchè i Castelli Romani si avviassero a ridisegnare il proprio sviluppo su basi culturali (parliamo del tema assai trattato anche sulle pagine di Vivavoce, del distretto culturale), ha suscitato l'interesse dei sistemi calabresi che sono diventati per i Castelli Romani partners in un progetto di Gemellaggio approvato e che sarà finanziato dal Ministero dello sviluppo economico.
È questa un'esperienza nuova anche per il Consorzio SBCR e per i suoi operatori che si troveranno ad essere parte attiva nel trasferimento di best practices e che, noi ne siamo certi, apporteranno nuova linfa al percorso di crescita permanente dei nostri servizi e degli stessi operatori.
Il trasferimento si incentrerà su alcuni progetti che hanno fatto la storia dell'innovazione delle nostre biblioteche e che oggi abbiamo l'occasione di mettere alla prova della trasferibilità ; probabilmente questa sarà l'occasione per individuare limiti e possibili aggiustamenti dei progetti perché divengano validi come modelli da poter riproporre in altri contesti.