Il saluto di Sandro Caracci, Presidente del Parco Regionale dei Castelli Romani, è un contributo importante per la cultura del Consorzio perché " attraverso la sua ramificata rete, ha in qualche modo rivoluzionato il modo di fare, di gestire una biblioteca, aprendo spazi ed occasioni di incontro e confronto".
Il ventennale della costituzione del Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani è un traguardo importante per la storia recente e la cultura del nostro territorio. Per la storia perché, in maniera piacevolmente sorprendente, dimostra che è possibile fare sistema, condividere un progetto di ampio respiro superando i localismi, fornendo in maniera intelligente servizi importanti per la crescita di una Comunità , ben oltre il mero calcolo economico. Per la cultura in quanto il Consorzio, attraverso la sua ramificata rete, ha in qualche modo rivoluzionato il modo di fare, di gestire una biblioteca, aprendo spazi ed occasioni di incontro e confronto che, al di là della lettura e della documentazione, hanno consentito una decisa e consistente crescita delle migliori espressioni artistiche dei Castelli Romani.
A questa capacità si sono aggiunti negli ultimi anni interventi che, nell'alveo delle politiche di area vasta portate avanti dalla governance del Consorzio, vedono nella promozione della destinazione dei Castelli Romani un nuovo e più interessante orizzonte, capace di legare servizi culturali assieme a quelli turistici per una crescita del nostro territorio in grado di rispondere alle sfide della globalizzazione.
Insomma, prendendo a prestito la citazione della scrittrice Marguerite Yourcenar, "Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l'inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire", auguro al Consorzio Bibliotecario di proseguire con lo stesso successo l'importante opera svolta in tutti questi anni a servizio della promozione e della elevazione culturale dei Castelli Romani.