Celebrazioni in grande stile per il "Ventennale del Consorzio per il Sistema Bibliotecario Castelli Romani" si sono svolte martedì 5 dicembre. Una sede austera e di grande prestigio, Villa Falconieri in Frascati, ha ospitato una giornata sobria e di grande cultura. Protagonista tutto il mondo castellano che ruota attorno al libro alla lettura alle biblioteche.
Era giusto che le biblioteche festeggiassero i loro vent'anni perché tutto sommato, in una situazione tanto difficile come quella attuale, hanno saputo resistere alla crisi economica, ai tagli ai servizi pubblici, all'attacco alla libera informazione, al decadimento della cultura. Hanno saputo resistere con una buona dose di forza di volontà , con una buona dose di ottimismo, con il lavoro quotidiano degli operatori e degli assistenti di biblioteca, dei loro dirigenti e anche delle amministrazioni che si sono succedute in questi anni nei comuni castellani. Pur con tante difficoltà si è sempre riusciti a mettersi d'accordo con la consapevolezza che lavorare insieme "in nome dei libri" fosse quasi una missione, un lungo viaggio da compiere per crescere a maturare insieme. Ma questo viaggio le biblioteche non lo hanno fatto da sole, non sarebbe stato possibile approdare a nulla, se non fossero stati presenti ogni giorno nelle nostre biblioteche tanti bambini anche piccolissimi, studenti, le scuole e i loro insegnanti, operatori, professionisti, scrittori e artisti ad animare i nostri pomeriggi, scienziati e letterati a sostenerci, poeti, cittadini e cittadine che ogni giorno sono entrati in biblioteca, hanno sostato a lungo tra i nostri scaffali, hanno scelto, si sono confrontati con i bibliotecari, hanno consigliato nuove letture ai loro amici. Ogni libro una ricchezza, ogni libro uno studio, ogni libro una nuova esperienza.
Ma torniamo alla nostra giornata: in mattinata gli interventi di Lidia Ravera, assessore alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio che ha ricordato come "sia forte l'importanza delle biblioteche come avamposti culturali, come la regione Lazio abbia sempre sostenuto il Consorzio, quanto io stessa lo abbia sostenuto in quanto grande frequentatrice di biblioteche e come abbia sempre sostenuto il personale retribuito, ritenendo che la cultura non possa confondersi con il volontariato. Il lavoro intorno alla cultura sarebbe avvilente se facesse riferimento al solo volontariato. Non è possibile approfittare di una passione, questa idea del volontariato non esiste in nessun'altra azienda se non nell'industria della cultura. I libri sono il cuore pulsante della mia esistenza. Noi quando sosteniamo economicamente un'iniziativa lo facciamo soprattutto mettendoci dei contenuti. La biblioteca è un luogo dove si incontrano delle persone e si scambiano delle idee, esattamente il contrario che starsene a casa a guardare il telefonino. Quindi vi siamo vicino in tanti modi, sostenendovi economicamente, essendo presenti in momenti come questi, e lavorando affinché più gente possibile legga, perché più gente legge, migliore è la vita".
Quindi hanno preso la parola Roberto Mastrosanti, sindaco di Frascati, Giuseppe De Righi presidente del Consorzio SBCR, Madel Crasta, membro del Comitato tecnico-scientifico per le Biblioteche e gli Istituti Culturali del MIBACT e Giacomo Tortorici, direttore generale del Consorzio SBCR: "conoscevo il Consorzio SBCR già da molti anni ed è stato per me con grande entusiasmo che ne ho preso la direzione. Cercherò di portare tutta la mia esperienza maturata in questi anni presso il Parco dei Castelli, all'interno del Sistema Bibliotecario".
"Celebriamo i vent'anni del Consorzio consapevoli dell'importanza dei valori su cui è fondato - ha affermato Giuseppe De Righi, da pochi mesi nuovo Presidente dell'Ente, e tra i sindaci fondatori del Sistema -, per riaffermarli in maniera condivisa con le istituzioni, le associazioni, e gli attori tutti del territorio che lo hanno voluto e che continuano a credere in questa grande realtà , aiutandola a mantenersi solida e vitale e a moltiplicare i punti di accesso alla conoscenza sul territorio, a vantaggio della comunità tutta dei Castelli Romani, e dei territori limitrofi. Altra sfida di questi tempi è quella del turismo: chi meglio di un ente sovracomunale può farsi carico della promozione di un'intera area territoriale, e progettarne in maniera comune lo sviluppo, anche sotto questo profilo?". "Non possiamo che lodare la lungimiranza politica della Regione Lazio - ha aggiunto De Righi - che dal 2014 con una Legge ad hoc, riconoscendoci come un ente territoriale importante, ci ha concesso uno stanziamento annuale di 300mila euro che ci consente di reggere la mole di servizi che offriamo non solo al territorio dei Castelli Roma come è dimostrato anche dalla partecipazione all'ultimo nostro progetto, 'Biblioteche in coworking'. L'assessorato alla Cultura regionale continua a incentivarci nella costruzione di reti territoriali, come dimostrano le logiche contenute negli ultimi suoi bandi progettuali per le biblioteche, l'ultimo dei quali si chiama proprio 'La cultura fa sistema'".
Madel Crasta ha parlato dell'allargamento, della crescita e del consolidamento del Consorzio tra gli anni Novanta e gli anni Duemila. Definendo il Novecento "un secolo che con l'affermarsi della cultura digitale ha accentuato l'aspetto del dinamismo dei contenuti, dinamismo che non siamo ancora in grado di ottimizzare e sfruttare appieno», ha augurato al Consorzio «di poter completare questa proiezione verso il cambiamento, un cambiamento che non sia 'nuovismo' ma significhi riuscire ad interpretare le domande di cultura e conoscenza che provengono dalla società ".
È stata ribadita l'esperienza positiva delle biblioteche castellane che hanno voluto lavorare mettendo a sistema le loro risorse e quindi consorziandosi per abbattere costi e migliorare i servizi. È sempre la scelta migliore per le biblioteche di ente locale, che in questo modo hanno la possibilità di rendere un libro fruibile anche a distanza, di scambiare libri tra un comune e l'altro, di avere un catalogo unico elettronico che permetta agli utenti di conoscere l'intero patrimonio del proprio territorio. Di essere inoltre informati su tutti gli eventi culturali dei Castelli Romani, di avere servizi centralizzati capaci di snellire e velocizzare l'amministrazione e soprattutto di partecipare a progetti condivisi che arricchiscono e fanno crescere biblioteche e territorio, come per esempio aver saputo stare al passo circa l'impatto che ha avuto l'espandersi del mondo digitale nei nostri anni. Chi è stato vicino alle nostre biblioteche in questi vent'anni sa di cosa si tratta. Molti ospiti da realtà diverse da quelle castellane sono venuti a trascorrere con noi la giornata e ci hanno portato il loro bagaglio di esperienza come, per esempio, le altre biblioteche nel Lazio, qui si è trattato di confrontarsi con esperienze diverse dalla propria, non solo nel Lazio ma da Milano Gianni Stefanini, direttore del Consorzio Sistema Bibliotecario Nord-Ovest ha preso per noi la parola "per noi lavorare a sistema ha significato diventare Azienda Speciale, usando tutte le possibilità che offre la legge sulle Autonomie Locali". Poiché ormai possiamo ampiamente parlare di aree metropolitane Alessandro Hinna, partner e cofondatore di Struttura srl, ha illustrato un interessante progetto per il lavoro delle biblioteche in coworking nella ex provincia di Roma.
Nel pomeriggio, dopo il pranzo, momenti di svago all'insegna della cultura, ricchissima, che ci offre il territorio. Villa Falconieri, famosa residenza tuscolana e rinascimentale, è celebre per aver ospitato numerosi personaggi del Gran Tour, per cui, accompagnati dalle sapienti guide dell'Associazione culturale Manacubba, abbiamo percorso i viali e i giardini del palazzo accompagnati dalle letture dei romanzi e degli scritti, per esempio di Richard Voss, George Sand. Abbiamo visitato le stanze affrescate del palazzo, ci siamo affacciati dai loro balconi, dai quali si è goduta una incantevole vista su Roma e sul mare. Villa Falconieri è anche sede dell'Accademia Vivarium Novum, un'istituzione educativa volta allo studio, all'insegnamento e alla promozione delle lingue classiche, uno dei centri di studio, conosciuti anche all'estero, in cui si comunica di solito in latino e, occasionalmente, in greco antico. Il fondatore e direttore Luigi Miraglia, latinista, ha intrattenuto gli ospiti con una emozionante lectio magistralis sul nuovo umanesimo del terzo millennio. Durante la cerimonia sono stati designati gli ambasciatori della cultura dei Castelli Romani a persone come Renato Mammucari, storico e Aldo Onorati, scrittore. Infine un concerto tenuto dal coro Tyrtarion Dell'Accademia Vivarium Novum.