Ilaria Marinelli, All'inizio era una valigia di cartone, Corato (Bari), Secop Edizioni, 2016
Ispirato ad una storia vera "All'inizio era una valigia di cartone" è il viaggio della speranza che tanti emigranti italiani hanno affrontato a partire dagli anni Venti, in cerca della prospettiva di una vita migliore. «Venni in America credendo che le strade fossero lastricate d'oro», diceva un canto struggente di emigrati italiani. «Quando arrivai mi accorsi che non erano lastricate d'oro, che non erano neppure lastricate e che toccava a me lastricarle». Una situazione che non sempre aveva un lieto fine.
Alle parole scarne ma preziose, fanno da contrappunto le immagini scure, precise, leggermente sfocate, circondate da un alone di mistero e di attesa, che ci immergono in un non lontano passato che vedeva tanti migranti italiani varcare l'oceano alla ricerca di una vita migliore. Ilaria Marinelli con questo lavoro si ispira ad una vicenda familiare per raccontare con espressioni sofferte e poetiche questo mondo di cui oggi rimangono solo frammenti sbiaditi. Eppure ad essi sono consegnati per sempre i sentimenti e i sacrifici di queste vite. Tutto viene rievocato insieme a disegni in un bianco e nero che "fotografano" la realtà di questa umanità che nel suo trasmigrare portava con se i propri ricordi, le proprie tradizioni e gli affetti più cari.
Un canto amaro di emigranti italiani così raccontava:
"Venni in America credendo che le strade fossero lastricate d'oro ma quando arrivai mi accorsi che non erano lastricate d'oro che non erano neppure lastricate e che toccava a me lastricarle."
La situazione iniziale è quella che si può riscontrare anche oggi con i migranti che arrivano sulle nostre coste: "come ti chiami? Da dove vieni? Chi ha pagato per il tuo viaggio? Sei stato ricoverato per infermità mentali? Sei stato in galera? Sei un anarchico? Possiedi almeno cinquanta dollari? Dove sei diretto? Hai almeno un biglietto di treno per la tua destinazione? Hai un lavoro che ti aspetta?"
Questo avveniva ad Ellis Island, luogo di primo approdo, domande che mettevano particolarmente in crisi perché facevano sentire "estranei", quando ancora ci si trovava in un particolare stato emotivo di timore e di spaesamento.
Infatti il tema del viaggio e dell'emigrazione ci riporta ai tempi odierni quando qualcuno che arriva da fuori, viene guardato con sospetto, è difficile l'integrazione. Anzi forse una volta le culture si incontravano, le tradizioni si mantenevano vive, i simboli e le parole restavano impressi per sempre come le proprie radici o la speranza di tornare a casa. La storia è personale ma è anche una storia comune a tutti, una storia corale.
"... quando gli emigrati scrivevano dall'estero, - scrive Gaetano Celauro - le lettere iniziavano sempre con 'qui tutto bene' e subito dopo si andava a raccontare quello che si era comprato. Tutto veniva descritto in modo positivo mentre venivano omessi i sacrifici, tutti i pregiudizi di cui anche gli italiani erano fatti oggetto arrivando molto spesso ad essere discriminati. Le posizioni di prestigio che oggi hanno raggiunto gli italo-americani sono frutto di molta sofferenza e tanto sudore. Le varie comunità all'estero di italo-americani, italo argentini, ecc. stanno trovando solo adesso il coraggio di raccontare quello che ha subito la comunità italiana nei diversi paesi."
Questo libro-fumetto risulta essere di un'attualità disarmante, aprendo le porte ad un dibattito sempre più fervido nella nostra Italia, ormai paese di immigrazione e non più di emigrazione.
BIOGRAFIA
Ilaria Marinelli nasce a Roma nel 1985, Illustratrice e pittrice, ha studiato alle Accademia di Belle Arti di Roma laureandosi in pittura e all'Accademia di Belle Arti di Bologna, laureandosi in illustrazione per l'editoria.
Successivamente è importante collaboratrice di Illustramente.
Ha esposto in numerose mostre e tra le pubblicazioni troviamo "Un' idea meravigliosa" Edicolors 2017, "Ponte ponente ponte pi" (Secop Edizioni, 2016), "Citytape - Opere in Opera" by Pattex (con il patrocinio del comune di Milano, 2004), "Artist 2008" 18° Istambul Art Fair, 2008, "From Roma to Istanbul" (Gangemi editore, 2010), "Paylasilan Isaret" (Kucukcekmece Belediyesi, 2011), "Bologna a testa in su" (Bologna, 2011), "I racconti del faro" (Illustramente - Qanat, 2014).
1° Classificata categoria professionisti "concorso Nicuzza la magia dell'amore" 2015
3° Classificata con il progetto "Io vedo ciò che tu non vedi" al 14° concorso internazionale per l'albo illustrato inedito città di Schwanestadt 2016.
Attualmente è docente di Discipline plastiche presso il Liceo Artistico di Velletri