Dal romanzo Morte a Roma di Robert Katz, il film rievoca l’attentato di via Rasella ai danni di un reparto delle S.S. e l’immediata rappresaglia del comando nazista: trecentotrentacinque italiani, dieci per ogni tedesco vittima dell’attentato, vengono barbaramente fucilati nelle cave di via Ardeatina. Alla rievocazione dei fatti storici, si intreccia una vicenda di fantasia, la storia di un prete, don Pietro Antonelli, restauratore di opere d'arte, che si troverà coinvolto suo malgrado nell’eccidio delle Fosse Ardeatine.
Il regista George Pan Cosmatos, di origine greca ma italiano d'adozione e hollywoodiano nello stile (nella sua filmografia spiccano kolossal d’azione di grande successo come Cassandra Crossing e Rambo 2 - La vendetta), dirige nel 1973, a soli 32 anni, uno dei film italiani più significativi sulle Fosse Ardeatine e sulla resistenza durante l'occupazione nazista di Roma. Non si tratta di un capolavoro, ma di un film robusto e senza fronzoli che, malgrado una certa enfasi melodrammatica, soprattutto nel colpo di scena finale, rimane lucido e credibile grazie anche a due interpreti d’eccezione come Richard Burton nei panni di Kappler (forse un po’ troppo benevolo e sensibile) e Marcello Mastroianni del prete. Pur nella sua parzialità, il film ha comunque il merito di lasciare ampio spazio alla comprensione dello scenario nel quale si svolsero i fatti, facendo emergere le posizioni dei diversi soggetti coinvolti: la chiesa, i comandi militari nazisti e fascisti, la resistenza armata, il popolo.
Per la ricostruzione della drammatica sequenza dell’attentato di via Rasella (certamente la più bella ed emozionante del film), il regista si serve, oltre che dei luoghi originari dove avvenne la strage, anche di alcune sequenze ricostruite ad Albano Laziale. Buona parte della sequenza è girata infatti nel quartiere San Paolo tra via Murialdo, via Aurelio Saffi, via Bacelli e soprattutto via San Gaspare del Bufalo, dove è stata ricostruita via Rasella.
All’uscita, Rappresaglia sollevò forti polemiche per i riferimenti non tanto velati ad un pontificato connivente al quale il film finisce per addossare non poche responsabilità del massacro delle Fosse Ardeatine.
“Rappresaglia”, Gorge Pan Cosmatos (1973)