Questo romanzo è la saga di una famiglia borghese, i Prouillan, all’epoca della Quinta Repubblica. Tutto avviene tra il 9 e il 10 luglio dello stesso anno, quando Henri Prouillan, una sorta di padre padrone, e i figli Luc, Sébastien e Claire ricordano, a modo loro, i quarant’anni di Bertrand, il figlio più giovane di Henri. Da tempo Bertrand è rinchiuso nella casa di campagna di Moncrabeau; perché è stato costretto a lasciare l’elegante appartamento parigino del padre? Che cosa è successo al giardino zoologico? Sono questi i principali interrogativi che attraversano la drammatica storia di Bertrand, vittima del conformismo borghese di un passato non ancora scomparso.
L’autore
Yves Navarre è nato in Francia nel 1940. Durante l’adolescenza, il giovane Yves deve lottare contro il padre, che vorrebbe “normalizzare” il comportamento sessuale del figlio, la cui omosessualità rischia di far naufragare la sua carriera politica. Il padre si spinge fino a sollecitare Yves affinché si operi di lobotomia, decisione fortunatamente respinta anche grazie all’intervento di alcuni famigliari. Questo episodio autobiografico darà ispirazione alla trama del romanzo Il giardino zoologico.
Yves Navarre si dedica presto alla scrittura. Apprezzato dal pubblico sin dai primi romanzi (Lady Black, 1971; Evolène, 1972; Les Loukoums 1973), pubblica numerose opere di narrativa e di teatro.
Riceve il “Prix Goncourt”, il più prestigioso premio letterario francese, nel 1980 per Il giardino zoologico (Le jardin d’acclimatation) e nel 1992 il premio della “Académie Française” per la sua opera letteraria. Muore a 53 anni a Parigi, di una overdose di barbiturici.
Il talento di Yves Navarre si rivela attraverso opere che coniugano la sua ‘omosensualità’ con le sue ossessioni.
Yves Navarre, "Il giardino zoologico", Edizioni del Cardo, 2007 (editori locali)