Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

A come artisti

Protagonisti nei Castelli Romani

Metamorfosi

Da questo numero si da spazio ad un argomento tanto antico e tanto amato; argomento che certamente può essere sinonimo di libertà. Arte come libertà: libertà spirituale, d'espressione; libertà di dimostrazione interpersonale, di religione e di ideali politici e non. Una libertà che va oltre le costrizioni di ogni tipo sebbene in particolari momenti storici e politici spesso l'arte sia stata sacrificata agli obblighi dettati dal momento. Abbiamo incontrato un'artista che la libertà la esprime con le sue sculture e le sue pitture. Giovanna Petocchi, definita dalla critica maestra della luce, ha trovato a Rocca Priora, dove vive, un ambiente stimolante alla realizzazione della scultura con il legno, materia da lei adottata. All'artista abbiamo rivolto alcune domande:

Cosa esprime con la sua arte?

Me stessa; quel che sin dall'antichità ogni artista ha voluto esprimere: essere semplicemente quel che si è. Ritengo che è superfluo ricercare cose nuove quando con la semplicità si può dare ancora molto. Esprimo la mia libertà; libertà di essere donna, di essere madre, di poter liberare i miei sentimenti tramite l'arte, senza violenza, senza arroganza, senza imposizioni.

Quando ha iniziato a capire che l'arte poteva essere un momento liberatorio?

Da sempre direi, sin da bambina amavo esprimermi con il disegno e la pittura, poi crescendo ho maturato il mio percorso artistico seguendo i grandi maestri contemporanei della mia città, Ferrara, città che amo non solo perché mi ha dato i natali, ma specialmente perché mi ha insegnato ad amare l'arte.

Ha parlato di pittura, ma quale tecnica predilige per la sua espressione?

Tutte le tecniche sono importanti quando fai arte, sperimentare fa parte del percorso di un artista, credo che il mio maggior rammarico sia di non riuscire a cimentarmi con tutte le opportunità d'espressione, comunque quel che maggiormente mi stimola è la scultura, che ritengo sia la vera sfida artistica del mio percorso personale. Scolpire il legno è qualcosa che va oltre la plasticità. Il legno è una materia che porta dentro di sé la vera essenza della vita, la sua linfa vitale continua a mutare a muoversi a pulsare e quando lo affronti non solo percepisci il suo calore, il suo profumo, ma spesso imposti con esso un rapporto personale. Quando scolpisci il legno nasce un connubio fra te e lui, può essere ribelle o docile, può assecondarti o imporsi, puoi essere tu a gestire il rapporto o potresti ritrovarti trascinato in qualcosa che va oltre le tue aspettative. Insomma, è un poco come affrontare una convivenza, esiste uno scambio di caratteri, una vera sfida, una fatica fisica e mentale, ma grandissime gioie quando arrivi al risultato finale. Dipingere può essere rilassante, scolpire è mettersi continuamente alla prova, questo ti sfinisce ma è una sfida importante che ti tiene viva e continuamente combattiva.

Ci sarebbe molto altro da domandare a questa artista completa nella conoscenza della sua arte, ma completa anche nella sua serenità interiore, ci riserviamo di incontrarla in future occasioni. Chi volesse conoscere da vicino i suoi lavori può collegarsi al sito: http://giop.web.ctonet.it/.