Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Cinema

La ragazza con l’orecchino di perla

di Peter Webber
Gran Bretagna-Lussemburgo, 2003


Quest'anno meriterebbero l'Oscar anche i libri, visto che i film in uscita nelle sale cinematografiche traggono sempre più ispirazione da romanzi: da Big Fisher (D. Wallace, Tropea, 2003) a La giuria (J. Grisham, Mondadori, 2004), dalla fortunatissima saga dell'Anello (J.R. Tolkien, Bompiani, 2004) a La casa di sabbia e nebbia (A. Dubus, Piemme, 2004)... Anche in Italia, dopo il successo dell'accoppiata Ammaniti-Salvatores con Io non ho paura, sono attesi a breve L'odore del sangue di M. Martone, dallo scritto postumo di G. Parise; Le chiavi di casa di G. Amelio, liberamente tratto da Nati due volte di G. Pontiggia, e Non ti muovere, dal premio Strega M. Mazzantini, interpretato da S. Castellitto; prevista invece per il prossimo autunno l'uscita della più leggera Se devo essere sincera, nuova performance di Luciana Littizzetto sulla falsariga de La collega tatuata (M. Oggero, Mondadori, 2003). Non esula dal binomio vincente La ragazza con l'orecchino di perla (T. Chevalier, Neri Pozza, 2000); la pellicola ricalca le atmosfere raffinate e sensuali del libro, ne richiama i colori, cupi ed intensi, ne ripropone i dialoghi, sussurrati ed allusivi. Le riprese scivolano da un'incantevole Delft del '600 - magica Venezia del nord - ai primi piani espressivi e candidi della protagonista (perfetta Scarlett Johansson nel ruolo di Griet); da scene realistiche, tipo i mercati della carne e del pesce o le attività quotidiane delle domestiche, ad immagini di "arte nell'arte", come la visione delle tele dense e sofisticate di J. Vermeer, in una trasposizione continua che fonde pittura, testo letterario, immagine. Il romanzo si legge tutto d'un fiato: intenso, raffinato, volutamente ambiguo, lascia ombre su tutti i personaggi che accompagnano la protagonista, in primis sulla figura del grande maestro Vermeer; nel film i caratteri sono più delineati, presentano meno sfumature: restano splendide immagini, ma il mistero suggerito e non svelato dalle pagine del romanzo svanisce nella proposta cinematografica.

Per la rubrica Cinema - Numero 31 aprile 2004