La memoria costituisce un tratto essenziale della comunicazione. La storia dell'umanità si gioca come sempre sulla capacità di trattenere nel senso fisico e simbolico l'enorme movimento di eventi e di processi di cui siamo soggetti attivi o passivi.
La memoria consente la continuità , nel duplice e spesso contrastato legame tra ciò che deve essere mantenuto e ciò che deve essere abbandonato. Da quando è nata la scrittura per memorizzare e tramandare le informazioni ritenute necessarie da parte dei popoli per la loro sopravvivenza, nasce anche la biblioteca come luogo privilegiato della cura e della custodia di questo tramandare. Inoltre, la biblioteca in quanto raccoglie memoria simbolica, è intermediaria formidabile per la conoscenza.
Già nel 1991 le sette biblioteche del sistema bibliotecario dei Castelli Romani nel Convegno del 9 maggio, presentavano i Centri di Documentazione come esperienza qualificante e significativa di collaborazione tra istituti culturali aventi finalità comuni.
In tale occasione, veniva presentato un progetto di sistemazione e di valorizzazione del materiale documentario dei Castelli Romani con sede presso la Biblioteca di Marino. Il progetto di documentazione locale si fondava sulla volontà di restituire ai documenti e alle testimonianze di carattere locale la loro unicità , luogo dove la cultura materiale viene recuperata in una visione globale delle manifestazioni della vita individuale e collettiva del territorio.
La cultura del vino e della vite nell'area dei Castelli Romani ha un carattere originario e si salda felicemente con le dolci colline e la mitezza del clima. Sulla produzione del vino si sono sedimentati procedimenti, tempi di lavorazione, organizzazione del lavoro, accumulando nel tempo una cultura materiale considerevole. La lavorazione del vino è divenuta anche cultura nobile se ha alimentato la fantasia di scrittori, di artisti e di storici che hanno mantenuto con i loro contributi la memoria e il valore di questa cultura. Si parla spesso di dispersione delle conoscenze come di pegno che paghiamo nell'era tecnologica caratterizzata da specialisti e specializzazioni. Se questo è vero, ecco allora rinnovato, tra le finalità delle biblioteche e in particolare del Centro di Documentazione per i Castelli Romani , il compito di qualificare e rendere fruibile l'identità storica del territorio. A modo di esempio e di informazione per i lettori viene riportata una breve bibliografia sul tema del vino e dell'uva presente nel Centro di Documentazione Locale segnalando per motivi di spazio solo alcuni dei contributi.
Uva vino e memoria storica
nella documentazione locale castellana del Consorzio SBCR
Per la rubrica
Libri Lettori Biblioteche
- Numero 26 novembre 2003