Silvana Grasso
Milano, Rizzoli, 2001
La storia di questo libro ruota intorno ad una tonnara, fonte e ragione di vita per il Cavaliere Branciforti.
La vicenda della famiglia Branciforti è una lotta fra speranze e delusioni, fra asprezze e debolezze caratteriali, tra una bruciante passione e un disinteresse disfattista, tra la coerenza logica e la fatalità di un destino che si befferà del Cavaliere, tra lo sconforto per gli opposti interessi del nipote Pietro (suo erede che odia la sanguinosa tragedia che avviene nella tonnara) e la gelosia per un figlio non riconosciuto e mai amato ma che incarna i suoi ideali. Infatti il ragazzo adora l'odore del sangue che si sprigiona nell'epica lotta che si svolge nella mattanza. Libro forte per chi ama le belle storie di vita infuocate, illuminate dalla bellezza di un paesaggio selvaggio. La lettura è fluida, ma inciampa spesso in parole dialettali; leggere questo libro è un'esperienza interessante oltre che per la vicenda, anche per apprezzare un nuovo stile di scrivere, molte frasi sono bellissime fluiscono come poesia.