Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

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Scuola e Biblioteca


La Biblioteca dell'Istituto Nicola Garrone è nata a nuova vita, grazie ad un progetto finanziato dal Ministero della Pubblica Istruzione nell'ambito del "Programma per la promozione e lo sviluppo delle Biblioteche Scolastiche". Con questi fondi, e grazie alla ristrutturazione dei locali operata dalla Provincia, è stato possibile procedere alla trasformazione della biblioteca tradizionale in un Centro Multimediale di Documentazione da utilizzare come laboratorio didattico. Sono stati acquistati scaffali, attrezzature informatiche, libri e documenti di natura diversa (videocassette, Cd rom) per costruire raccolte adeguate all'attività didattica e ad essa finalizzate ed è stata garantita la possibilità di accedere alle risorse informative della Rete. Abbiamo incontrato la Prof.ssa Tiziana Giampaoletti che sappiamo essersi occupata di coordinare tutto questo lavoro le abbiamo fatto alcune domande.


D: Prof. Giampaoletti basta tutto questo per dire che l'Istituto Garrone è dotato di una biblioteca scolastica adeguata alle esigenze di studenti e insegnanti?Che cosa manca secondo lei?
R. Tanto lavoro è stato fatto sotto l'onda del finanziamento ministeriale e grazie ad una nuova sensibilità che le scuole dimostrano per le biblioteche...si muovono tante iniziative anche a livello territoriale sul terreno della pubblica lettura, pensiamo solo al vostro Consorzio, ma moltissimo deve essere ancora fatto per parlare nella nostra scuola di una biblioteca adeguata alle esigenze di studio di docenti e studenti. Prima di tutto rimane in primo piano il problema del personale: io e i miei colleghi della commissione biblioteca siamo insegnanti, impegnati nello svolgimento dell'orario frontale in classe, la biblioteca è un servizio che merita personale a tempo pieno professionalizzato, continuamente aggiornato sul terreno delle nuove tecnologie al servizio dei sistemi informativi. Gli insegnanti sono decisivi nella cura dei progetti, nel lavoro di promozione con i ragazzi, ma questo non basta...
D. Con me sfonda una porta aperta, sono anni che come bibliotecari ci battiamo per far riconoscere la specificità della nostra professione, ma so che vi siete dati comunque da fare, con piccole incursioni sul nostro terreno.
R. Beh certo ci siamo formati, mastichiamo di cataloghi informatizzati e di SBN, cominciamo a parlare di cura delle raccolte e di promozione alla lettura. Quest'anno è partito un progetto sperimentale con una classe terza ad indirizzo turistico, sostenuta da un docente di lettere e dalla sottoscritta. Abbiamo diviso in gruppo i ragazzi e gli abbiamo fatto svolgere alcune attività di biblioteca.
Hanno cominciato a capire che cos'è un catalogo, stanno imparando a recuperare dati bibliografici da SBN, cominciano a far proprio il concetto di classificazione ai fini del recupero dell'informazione, fanno prove pratiche per gestire il prestito informatizzato dei documenti, credo che stiano acquisendo competenze che in un futuro prossimo gli permetteranno un accesso autonomo e critico all'informazione... e non è poco...
D. Non solo non è poco, ma determinante per qualsiasi ambito lavorativo in cui si troveranno a lavorare, conosciamo tutti come è cambiato oggi il concetto di lavoro l'esigenza permanente di aggiornarsi se non di riprofessionalizzarsi... sapersi orientare nel disordine informativo diventa decisivo...ma qui il discorso di farebbe lungo, torniamo alla biblioteca So che lei ha organizzato insieme ad alcuni colleghi particolarmente sensibili alle ragioni del libro, una gara di lettura in biblioteca con i ragazzi. Come valuta i risultati di questa iniziativa? La riproporrebbe?
R."Un amico tutto da leggere", è il nome del torneo, ha coinvolto sei classi del biennio comune ed è stata articolata in due fasi. Un primo momento, dedicato alle eliminatorie, ed uno scontro finale, previsto per il 3 aprile, tra le classi vincenti. Sono stati proposti e letti due libri e i ragazzi hanno risposto a domande su personaggi, dettagli, tempi, luoghi ed azioni. Ci sarà un attestato di merito e un buono acquisto in libri per la classe che vincerà il torneo e una spinta in più, speriamo, per i ragazzi a leggere. I libri ce li ha offerti la libreria "Caracuzzo, che è la fornitrice ufficiale del nostro Istituto.
L'iniziativa ha entusiasmato i ragazzi che dimostrano di sapersi cimentare bene in gruppo anche quando si tratta di libri; la gara funziona, coinvolge, dà la giusta spinta per superare anche le resistenze dei più renitenti alla lettura. Certamente l'anno prossimo ci riproveremo, anche allargando il numeri delle classi, dalle quali ci sono già pervenute richieste.
D. L'esperienza dei tornei l'abbiamo fatta anche noi nelle classi di scuola elementare e quest'anno in particolare con il torneo di calcio lettura, un successone; dovremmo avere tempo per scambiare meglio le nostre esperienze...Ci potremmo confrontare anche sul Vivavoce scuola on line, al quale la sua scuola ha aderito. A proposito, dall'esperienza appena avviata con il giornale, che cosa ha da suggerire per poter andare avanti?
R:La partecipazione a questa iniziativa ci ha permesso di realizzare, dopo molti insuccessi, la prima edizione del giornalino del nostro istituto. Le difficoltà incontrate sono state molteplici, ma vedere realizzata la prima copia, grazie anche al lavoro della vostra equipe, ci ha naturalmente ripagati. Dobbiamo insistere, proporre temi ai ragazzi, forse anche partendo da questa esperienza dei tornei, quelli di calcio lettura mi ispirano parecchio, come dire..non perdiamoci di vista.