E’ un invito a lasciare ogni tanto l’auto per scoprire qualche piccolo piacere inaspettato. Grottaferrata ha un minuscolo centro storico. L’Abbazia è l’attrazione dominante. Affascina e cattura. Eppure tra le piccole e seminascoste curiosità del centro la libreria AIDEA è un “must”, non si deve perdere. E’gestita da un giovane, entusiasta libraio; esperto e discreto allo stesso tempo. Basta un’occhiata che superi il minuto e mezzo per rendersi conto che l’offerta degli scaffali è indice di competenza e mestiere, e che si può avere molto di più su richiesta, sempre puntualmente esaudita.
Uno degli ultimi libri acquistati è Il cacciatore di aquiloni. L’ho letto tutto d’un fiato. E’ stato tradotto in tutte le lingue quindi le recensioni non mancano, ma vale la pena di ricordarlo per chi ancora non l’avesse letto.
In giorni in cui il sibilo dei missili e il frastuono delle bombe si fanno assordanti e tendono ad anestetizzare la nostra sensibilità, si vive, in questo racconto autobiografico, il passaggio dai giorni felici in cui gli aquiloni coloravano i cieli dei bambini in Afghanistan, allo sgretolamento dei rapporti umani e sociali, al crollo di quel paese nella polvere e nella disperazione. E’ un invito ad essere più vigili sui nostri concetti di amore, amicizia, coraggio e quindi giustizia, libertà e democrazia, un monito a non considerare passivamente tutto ciò come acquisito per sempre nella vita di ogni giorno e nel futuro dei nostri figli.
Un libro è come un aquilone, lo seguiamo lontano, come in volo, e ci ritroviamo in noi stessi.
Per la rubrica
La posta dei lettori
- Numero 56 ottobre 2006