Anemone Purpurea editrice ha inserito nella collana " Pagine controluce" la recente opera "Lecturae Dantis" delle docenti Brunella Bruno e Elisabetta Ferrarini, siracusane. È l'ottavo volume di studi, nella collana aperta da Giorgio Bà rberi Squarotti, Walter Mauro, Bruno Fabi etc.
Si tratta di dodici capitoli, che spaziano nelle tre Cantiche, in una sorta di visione organica della Divina Commedia, puntata al profetismo di Dante "profeta dell'età dello Spirito". I canti scelti , infatti, iniziano con il XVII del Paradiso, dove Cacciaguida dichiara al pronipote la sua missione salvifica. Strategico è il canto di Matelda (Purgatorio, XXXIII) e accattivante quello di Paolo e Francesca (Inferno, V canto). Sono testi originali, coraggiosi, fuori della comune esegesi dantesca: infatti, l'Alighieri fu uomo dalle vedute moderne, libero nei giudizi, equilibrato e molto avanti rispetto ai suoi tempi. Le oscure profezie del Poeta vengono qui decodificate in luce più inerente e coerente con l'assunto che la Commedia ha sempre rappresentato. C'è uno scavo, da parte delle due autrici, che coinvolge non solo il Poema Sacro, ma tutte le altre opere di Dante: e non sarebbe possibile altrimenti, poiché sia il "Convivio" sia il "Monarchia" sono preziosi corollari alla comprensione di un testo così alto e difficile come la Divina Commedia. Ma Brunella Bruno ed Elisabetta Ferrarini vanno oltre: prendiamo ad esempio l'episodio di Ulisse (Inferno, XXVI): le due autrici esaminano come altri autori (Omero, Virgilio, Orazio etc.) prima di Dante hanno presentato la figura di questo eroe dal multiforme ingegno. Insomma, la visione critica è a 360 gradi e possiede il merito di incuriosire il lettore stimolandolo alla ricerca.
Lo stile delle autrici è chiaro, profondo, godibilissimo. Sono 300 pagine che si leggono come un romanzo: un romanzo che però ci svela tanti lati sconosciuti del nostro Sommo Poeta.
"LECTURAE DANTIS" di Brunella Bruno e Elisabetta Ferrarini. Anemone Purpurea editrice, pp. 304., € 18,00