È di prossima uscita in libreria edito da Rizzoli l'ultimo libro pubblicato in Italia di Aldo Naouri, pediatra e psicanalista di fama internazionale dal titolo assai esplicativo Rieducare i figli. Perché la disciplina conta quanto l'amore. L'autore, di grande successo in Francia, vive e lavora a Parigi: ha smesso da anni di occuparsi della salute fisica dei bambini per dedicare i suoi studi e la sua professione all'analisi della famiglia moderna, nella convinzione che stiamo allevando una generazione di figli gravemente disturbata. Ha pubblicato un famoso manuale, L'Enfant bien portant, considerato «la nuova bibbia dei giovani genitori» e altri saggi sui rapporti familiari e sui rapporti di coppia. In Italia esce nel 1999 Padri e madri,(Einaudi) e nel 2005 Le figlie e le loro madri,(Einaudi) nel 2007 per Codice edizioni, "Adulteri" presentato al "Festival della Scienza" di Genova nel novembre del 2007. Naouri affronta, facendo tesoro della propria specifica esperienza professionale, tematiche che investono, a volte drammaticamente, il quotidiano di tutti noi. Le conclusioni a cui giunge sono oggetto di dibattito, hanno faticato ad essere accettate in Francia e crediamo siano ancora poco note in Italia per il loro carattere di tesi senz'altro controcorrente e politically uncorrectitly. Non si smentisce Naouri in questo ultimo libro dove esorta i genitori, richiamandoli per certi versi all'ordine, a svolgere il loro mestiere di adulti in grado di educare. Passano sotto la sua formidabile lente di ingrandimento gli errori più comuni della vita quotidiana e le criticità dell'educazione familiare : dal problematico raporto con il cibo, alla incapacità di imporre divieti, dalla ineludibile funzione paterna alla estrema pericolosità dell'onnipotenza materna fino all'angoscioso (per tutti) rapporto con il tempo e quindi con la morte. I particolare Nouri ritorna sul tema a lui caro della frustrazione, secondo lui necessaria per sentirsi vivi « Perché nel momento stesso in cui si dà tutto a un bambino, nel momento in cui lo si lascia insediare nel piacere, ebbene, non appena ci sarà sospensione del piacere apparirà l'angoscia della morte. Oggi l'espressione: Nella vita non si puo' avere tutto, figlio mio è stata sostituita da Hai diritto a tutto, figlio mio . Ora, è appunto il fatto di non avere tutto che ci permette di ottenere il massimo di quel che possiamo avere. La mancanza è il motore del desiderio » Nel tentativo dunque di aiutare i genitori a compiere nel migliore dei modi il loro compito Naouri ricorda a padri e madri quanto sia sbagliato porre figli e genitori sullo stesso piano « la posizione del bambino rispetto ai genitori non si situa sul piano dell'uguaglianza, sull'orizzontalità . La sua posizione sta nella verticalità : il bambino si trova una generazione sotto i genitori. E non deve mai risalire. Per lui è vitale. »
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Aldo Naouri
Rieducare i figli. Perché la disciplina conta quanto l'amore
Rizzoli, 2008