Un contributo ad una riconquista bizantina anche per Lanuvio viene offerta da alcuni materiali scultorei rinvenuti all'interno della collegiata di S. Maria Maggiore e databili nel corso del VI secolo. Tra questi un frammento di pluteo ornato con due croci greche inserite entro due clipei, oggi smarrito , ed un pilastrino di marmo con decorazione geometrica a rettangoli e rombi, databile nel corso del VI secolo .
Nel Museo Civico di Lanuvio è conservata una bella transenna marmorea dalla decorazione molto singolare costituita da due edifici simmetrici visti frontalmente, con copertura a cupola campita da rombi e portico d'ingresso con colonne stilizzate e pilastri scanalati ai lati. Questa decorazione, della quale non ne ho rinvenuto in tutto il Corpus di Roma una simile, rappresenta un unicum per il territorio laziale ed andrebbe collocata intorno alla metà del VI secolo.
Entrambi questi reperti apparterrebbero quindi alla fase originaria della chiesa di S. Maria, databile appunto intorno alla metà del VI secolo, quando questa venne adornata con transenne marmoree in stile bizantino.
Ad una seconda fase della chiesa appartengono invece alcuni frammenti marmorei le cui decorazioni, confrontate con quelle presenti nel Corpus, hanno consentito una datazione compresa tra la fine dell'VIII e la metà del IX secolo.
All'interno della collegiata di S. Maria Maggiore furono rinvenuti infatti alcuni frammenti marmorei con decorazioni floreali a treccia o a maglie, i quali sono in parte conservati all'interno del Museo Civico di Lanuvio. Tra quei frammenti invece andati dispersi il Galieti ne ha fortunosamente fornito una preziosa descrizione e nel caso dei tre conservati nella collezione Seratrice ne ha riportato anche il disegno.
Tra questi reperti compare un frammento di cornice che presenta due motivi sovrapposti: in quello principale è raffigurato un colonnato ad archi, al di sopra del quale, separato da un listello piatto, compare una decorazione ad onde rivolte verso destra.
Un altro frammento marmoreo di cornice è conservato oggi in fondo alla navatella sinistra della collegiata, al di sopra della porta d'ingresso alla sacrestia, ed è costituito da tre listelli degradanti, di cui quello inferiore presenta una lunga decorazione. Questa è costituita da ventitre girali a nastro semplice e liscio, all'interno dei quali compaiono delle rosette a quattro o cinque petali lavorate al trapano.
Venne rinvenuto inoltre un frammento di pluteo nella cui decorazione si scorge la metà inferiore di un cerchio a nastro bisolcato, annodato ad una cornice rettilinea con identica decorazione. Nel suo interno era inserita una rosetta, della quale rimangono appena due petali solcati. I campi di risulta tra i vari cerchi dovettero essere riempiti con decorazioni floreali di altro tipo poiché nella parte sinistra si intravede una foglia lanceolata con doppia solcatura. Il margine inferiore del frammento presenta invece una banda con tre listelli degradanti .
Nel Museo Civico è conservata anche la porzione angolare di un'altra transenna marmorea con una decorazione costituita da maglie irregolari e quadrate solcate da una semplice incisione.
Nel museo sono conservati anche due frammenti marmorei pertinenti probabilmente ai resti di un ciborio. Uno di questi è costituito da un tralcio vimineo bisolcato, con foglie aguzze ed un germoglio, mentre l'altro presenta una croce bisolcata con estremità a volute e parte di un giglio bisolcato, il quale dovette costituire la parte terminale del tralcio precedente. Nei cibori romani la croce compare spesso in posizione centrale al di sopra dell'arco, come probabilmente dovette avvenire anche nel ciborio di Lanuvio .
È probabile che di questo ciborio facesse parte anche quel frammento marmoreo costituito da un listello ad angolo retto, semplice e liscio, all'interno del quale si scorge un giglio con petali bisolcati. La cornice superiore, della quale se ne scorge appena una piccola parte, sembra essere costituita invece da una semplice decorazione ondulata.
È probabile che questo frammento abbia fatto parte della porzione angolare del ciborio, la cui decorazione, compresa tra la ghiera dell'arco e la cornice, era probabilmente costituita da un tralcio vimineo bisolcato che descriveva dei girali irregolari e serpentiformi desinenti in forme gigliate, come si può riscontrare ad esempio nel ciborio di S. Saba a Roma .
Se questi frammenti hanno fatto parte, come sembra, dello stesso monumento, ci troviamo probabilmente di fronte al ciborio della chiesa altomedievale di S. Maria, databile tra la fine dell'VIII e la prima metà del IX secolo.
La chiesa lanuvina di S. Maria venne costruita al di sopra di una domus romana, le cui mura vennero probabilmente utilizzate per sostenere quelle della soprastante chiesa altomedievale, come si può dedurre da un disegno del Galieti. In realtà non sappiamo come dovette presentarsi in pianta la chiesa di tale periodo e se questa dovesse dividersi in una o tre navate, e se quella centrale a sua volta fosse sorretta da colonne o da pilastri.
Un'ultima annotazione merita il particolare tipo di dedica della chiesa lanuvina: il culto per Maria appare molto diffuso in epoca altomedievale per quelle chiese aventi funzione battesimale e, benché non ne abbiamo prove concrete, è probabile che la chiesa lanuvina di S. Maria abbia rivestito anche il ruolo di pieve.
La chiesa altomedievale di S. Maria
Per la rubrica
Archeologia
- Numero 78 febbraio 2009