Il testo della scrittrice americana Frances Mayes "Under the tuscan sun", pubblicato negli Stati Uniti nel 1996 e quattro anni più tardi in Italia, con il titolo "Sotto il sole della Toscana", ha rappresentato un vero e proprio caso editoriale, con una permanenza di oltre centoventi settimane nella classifica dei bestseller e la vendita record di oltre due milioni di copie nel mondo. La storia raccontata dalla Mayes è dichiaratamente autobiografica. Dopo il fallimento del suo matrimonio, una scrittrice americana di successo, innamorata da sempre dell'Italia, decide di trasferirsi definitivamente nel nostro paese, acquistando in Toscana, nei pressi di Cortona, una splendida tenuta con un vecchio casolare ormai in abbandono: Bramasole. La storia della rinascita dell'antica magione si intreccia così con quella personale della scrittrice; disabitata da circa trent'anni, con il suo giardino incantato costituito da un "viluppo di rovi e di viti", tornerà agli antichi splendori grazie alla tenacia e alla passione di Frances, autrice e protagonista del romanzo. "L'enorme libro con le pagine bianche, la copertina in carta di Firenze e dei nastri azzurri per chiuderlo", acquistato nella prima estate passata a Bramasole, si è via via riempito di annotazioni, schizzi, ricette di cucina, ricordi di persone conosciute. "Sotto il sole della Toscana" è dunque il risultato e la cronaca fedele di quei giorni gioiosi, trascorsi seguendo il naturale ritmo della natura e le millenarie consuetudini della campagna: un libro che evoca e descrive con dovizia di particolari il restauro della ottocentesca costruzione e della tenuta adiacente riportata alla primitiva destinazione di vigna ed oliveto. Profumi e colori disegnano le pagine della memoria e dei ricordi della protagonista, integrati da riferimenti temporali e geografici precisi, che guidano il lettore alla scoperta di scorci unici della Toscana e di ricette e sapori della tradizione italiana. Audrey Wells nel 2004 ha realizzato la trasposizione cinematografica del testo della Mayes; il film, distribuito in Italia con l'omonimo titolo "Sotto il sole della Toscana - Under the Tuscan Sun", annovera fra gli interpreti Diane Lane, Raoul Bova, Sandra Oh, Claudia Gerini, , Vincent Riotta, Massimo Sarchielli, Marco Bonini e Mario Monicelli.
[...] Amo il caldo. I suoi eccessi. Qualcosa dentro mi dice di sì. Sarà che sono cresciuta nel Sud, ma lo sento come un sì basilare, che mi riporta indietro a quelle antiche teste fossili, appartenute ai primi uomini che vennero alla luce sotto un enorme sole. Il paesaggio sembra fresco nonostante la calura. I terrazzamenti non sono scoloriti, quest'anno, come talvolta è successo. Gli Appennini ci appaiono verdi di boschi. Vedo una piscina, nel fondovalle, e una figuretta che si tuffa. Poiché siamo un po' in alto, la notte la temperatura si abbassa fino a un gradevole tepore. Nel tardo pomeriggio, di solito, nubi cumuliformi attraversano la valle, proiettando le loro ombre sulle verdi colline. È la notte di San Lorenzo, la sua pioggia di stelle: festeggiamo con una cena. Le abbiamo già viste altre volte, e ben conosciamo i sussulti, il puntare il dito al cielo con un secondo di ritardo, alla luminosa scia d'una meteora, così improvvisa, spenta da così tanto tempo. Allo studio di Boezio ho preferito la preparazione di una zuppa all'aglio, che adesso si sta raffreddando in frigo. Il pollo con basilico e limone - una scoperta casuale - e la teglia di patate al gratin (un piatto che ho cucinato per anni) sono pronti per essere infornati. Ho abbastanza pere mature da pelare e affettare per prepararle con una improvvisata crema al mascarpone [...]
Pere alla crema di mascarpone
Sbuccia e affetta 6 pere medie (o pesche, o mele) e disponile in una teglia da forno imburrata. Spolvera con 1 cucchiaino di zucchero. Mescola a parte 4 cucchiai di burro e 1/2 tazza di zucchero finché non montano. Unisci 1 uovo e 2/3 di tazza di mascarpone, infine 2 cucchiai di farina e mescola bene. Versa sopra la frutta e metti in forno a 130° per 20 minuti. Dose abbondante per 6 persone.
[...] Non ho mai pensato ai pini di Bramasole come fruttiferi, mi sembravano alberi indegni di attenzione. Hanno un aspetto molto oleografico; appartengono al genere che di solito attecchisce sulla costa, spesso rachitici a causa dei forti venti. Se ne vedono di simili in molte città mediterranee, e certo tra di essi passeggiò Dante quando era in esilio a Ravenna. I miei sono alti e svettanti. E' il semplice pino domestico a produrre questi pinoli così teneri, deliziosi se tostati. Una delle nonne che hanno inventato la torta omonima, decorata con pinoli appunto, deve aver vissuto qui. Probabilmente avrà sfornato pure i ravioli dolci con ripieno di nocciole, gli amaretti e altri tipi di torte, visto che sulla proprietà ci sono anche venti mandorli e un folto nocciolo, i cui rami si piegano per l'abbondanza dei frutti. La nocciola sulla pianta ha un collare verde pallido, quasi fosse pronta per adornare l'occhiello di una giacca [...] Prima il signor Martini mi ha spiegato che le nocciole raggiungono la perfetta maturazione il 22 agosto, San Filiberto. [...] Traducendo alla bell'e meglio i grammi in tazze, ho copiato una ricetta da un libro di cucina. Esistono centinaia di versioni della torta della nonna: a me piace il tipo con farina di mais e un ripieno non troppo abbondante. Per prima cosa faccio una crema densa con due tuorli , 1/3 di tazza di farina, 2 tazze di latte e 1/2 tazza di zucchero. E' troppo per me, così ne metto da parte due porzioni da mangiare dopo. Mentre la crema si raffredda, faccio l'impasto: 1 tazza e 1/2 di farina di mais, 1 tazza e 1/2 di farina, 1/3 di tazza di zucchero, lievito in polvere, 120 grammi di burro, un uovo intero e un altro tuorlo. Prendo metà dell'impasto e lo stendo in una tortiera, ci metto la crema e con l'altra metà ricopro il tutto, facendo ben aderire i due bordi. Ci spargo sopra una manciata di pinoli e inforno a 130° per venticinque minuti. Subito il profumo invade la cucina. Quando la torta è cotta la metto sul davanzale e chiamo al telefono il signor Martini: "La torta della nonna è pronta" gli dico. Al suo arrivo gli faccio trovare anche un caffè, poi taglio un gran fetta di torta. Appena gustata mi guarda sognante : "Perfetto" sentenzia. [...]
Gelato alla nocciola
Tosta 1 tazza e 1/2 di nocciole in forno non troppo caldo per 5 minuti. Controlla le nocciole di continuo, perché è facile che si brucino. Toglile dal forno, avvolgile in un panno e sfregale per levare la pellicina marrone. Frantumale grossolanamente. A parte sbatti 6 tuorli d'uovo e incorpora a poco a poco 1 tazza e 1/2 di zucchero. Scalda 1/4 di panna fin quasi a bollore, poi togli dal fuoco e unisci zucchero e tuorli. Fai cuocere il tutto a bagnomaria finché non si rassoda tanto da rimanere attaccato al mestolo di legno. Raffredda in frigo. Monta intanto 2 tazze di panna con due cucchiai di liquore alle nocciole (Fra' Beato Angelico) o di vaniglia. Aggiungi le nocciole e il succo e la scorza di 1 limone. Versa in una gelatiera e segui le istruzioni per l'uso. La ricetta rende circa 1/2 chilo di gelato.
(I brani riportati sono tratti dal testo di Frances Mayes, Sotto il sole della Toscana, Milano, BUR, [2007])
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