RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Biblioteca di Trimalcione

1943 - Il visconte di Castelfombrone

Non c’era proprio niente nell’aria, quel pomeriggio dell’8 settembre. E sì che stavo in caserma, dopo tutto. Qualche cosa avrei pur dovuto sapere. E invece niente. Un pomeriggio come tutti gli altri. Avevo ritirato alla segreteria comando il permesso “dopoteatro” perché avevo due biglietti omaggio per andare ad uno spettacolo di varietà.
[…] Lo spettacolo era al Teatro Valle. Una serata benefica organizzata da un giornale, che riuniva sul palcoscenico cantanti, attori, ballerini. Chiudeva la rassegna il Quartetto Cetra. Sì, sempre quello, solamente che al posto della donna, allora c’era un uomo. Me li ricordo benissimo: Giacobetti, Chiusano, Savona, De Angelis.
[…] Dello spettacolo ricordo il poco calore del pubblico, gli applausi distratti, nonostante i nomi prestigiosi in cartellone. Un’atmosfera che sapeva di presentimento.
Lo spettacolo si avviava alla fine ed il presentatore annunciò: “Il Quartetto Cetra!”. Apparvero tutti e quattro con cilindro e bastone, e attaccarono il loro grande successo di allora (e di dopo).
Il Visconte di Castelfombrone/ cui il Buglione / fu antenà.
Accompagnavano la canzoncina con mosse del bastone, inchini, alzate di cilindro, piroette, in perfetta sincronia. Si vedeva il professionismo.
[…] A un tratto la platea si animò. Dal mio posto di loggione vidi spuntare, proveniente dal fondo del teatro, una macchia chiara che distinsi subito nel buio: era un uomo che, come un fantasma, attraversò tutta la platea correndo lungo il corridoio tra le due file di poltrone. […] Il fantasma arriva in prima fila, si china verso la poltrona di sinistra e borbotta qualcosa al signore che sta seduto. Il signore seduto si alza e corre a sua volta a borbottare qualcosa a un altro signore seduto alla sinistra del corridoio. Questo, alzando le braccia verso il cielo, urla con quanto fiato ha in gola: “L’armistizio!”. Tutta la platea si volta, molti si alzano in piedi, il brusio diventa baccano. […] Sul palcoscenico, il Quartetto Cetra continua a volteggiare e a cantare […] Il baccano diventa schiamazzo, lo schiamazzo clamore, tumulto! Allora uno del quartetto si ferma, allarga le braccia verso la platea e, in tono implorante, dice: “Per favore, un po’ di contegno! Così non possiamo proprio continuare!”. Torna rapido in mezzo agli altri tre, rimette il cilindro, e tutti insieme un po’ seccati riprendono: Il Visconte di Castelfombrone/ cui il Buglione / fu antenà/ ha sfidato il Conte di Lomanto /ed il guanto /gli ha gettà!…

Rigatoni del quartetto (ai quattro formaggi)

Ingredienti (per sei persone)
mezzo chilo di rigatoni, mezz’etto di parmigiano grattugiato, mezz’etto di gruviera grattugiato, mezz’etto di formaggio olandese tagliato a pezzetti; un etto di mozzarella tagliata a pezzetti; mezzo litro di latte; un etto di burro; due cucchiai di farina; un pizzico di noce moscata; un pugno di pane grattugiato.

Preparate come prima cosa la besciamella mettendo mezz’etto di burro in un tegame. Appena sarà sciolto, aggiungete i due cucchiai di farina e versate lentamente il mezzo litro di latte, lasciando bollire a fuoco lento. Completate la besciamella con un pizzico di noce moscata e, ovviamente, sale e pepe. Nel frattempo avrete fatto cuocere i rigatoni e dopo averli scolati al dente li avrete conditi con il restante mezz’etto di burro. Imburrate quindi un recipiente da forno, versateci i rigatoni condendoli a strati: ad ogni strato, i diversi tipi di formaggio ben distribuiti.
Versate alla fine sopra i maccheroni la besciamella e coprite il tutto con un pugno di pane grattugiato. Mettete al forno fino a quando non si sarà formata una crosta dorata. Servite caldo.

Tratto da: Ugo Tognazzi, “L'abbuffone: Storie da ridere e ricette da morire”, Cava de' Tirreni, Avagliano, 2004.